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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

Le parole

Comunque la cosa era interessante. Mi piaceva esserci e non facevo tante domande. Però per dirlo a parole, erano le parole inventate prima di me e usate da altri che mi si imponevano.
 All’inizio, non volevo imparare a parlare. Mi sembrava una forzatura. Una violenza. Io – fosse stato per me – avrei continuato a vivere senza parlare. Solo facendo e sentendo. In silenzio. C’era bisogno di dirlo? 
La gente però parlava e sapevo che avrei dovuto imparare a parlare anch’io. Un giorno mi ci son messa d’impegno e ho incominciato a imparare le parole.
 Le parole sono grandi. Hanno un potere fantastico. Poi sono veramente tante. E combinate insieme possono fare frasi spettacolari. E possono perfino ottenere dei risultati, vale a dire, creare le cose che dicono.
 Sono diventata presto brava con le parole. E ho anche imparato a fingere, dicendo con le parole cose che non erano, soprattutto se riguardavano me.
 Mi sono anche accortoa che raccontando parole-bugie agli altri riuscivo perfino a inga

Questione di testa

Questa primavera mi porta con sé.  Veronica dice: “ È questione di testa!”. Sì, la testa conta molto. Conta l’umore. Conta il desiderio. Conta l’ambizione di fare qualcosa di utile ancora.    

Le rime dell'arcivescovo

Facendo molte rime
 S'impara a poetare"  - Diceva l'arcivescovo 
Volendo salmodiare.
 Di certo gli sfuggiva 
Il cuore del concetto,
 Forse troppo occupato
 A coltivar l'aspetto.
 Ma un giorno accanto a un fosso,
 Andando a passo lesto,
 Fu all'improvviso scosso
 E reso alquanto mesto
 Pensava all'Orizzonte,
 Al sole, alle comete,
 Alla rugiada, al fonte,
 Al cranio dell'ariete.
 Pensava a quelle cose
 Cui non ne val pensare:
 Le spine delle rose,
L o sciabordio del mare,
 Il vento sulle fronde, 
La piega dei ginocchi,
 I pali sulle sponde,
 La voce dei ranocchi...
 E gli sembrò d'un tratto
 Che la felicità
 Fosse legata a un patto
 Con quelle cose là.
 Disse: non è questione
 Di fare ben la rima,
 Questa rivelazione
 Non l'ho capita prima!  

Il mondo oggi da qui

Per chi si ascolta, chi cerca la consapevolezza del vivere, spesso la sensazione globale in cui si ritrova, silenzioso, è come un’immagine nebbiosa che lo ingloba e che lo avvolge. L’emozione è intensa e l’abbandono alla vita è un atteggiamento piacevole. 
Per viaggiarci dentro, perché la consapevolezza sia un cammino da qui a lì, bisogna ricorrere alla parola. 
La parola fa viaggiare il mondo.

Appunti

Facevo il consuntivo della giornata, come sempre. Bisogna ricordare le cose, se no, scappano nell’oblio. Bisogna mantenere la memoria. Quando si vive si fa poca attenzione. Si perde tanto. Bisogna recuperarlo. Io lo faccio alla sera. Ho un diario di bordo. Cerco di ricordare le cose e me le annoto. Mi sembra di vivere di più…

Primavera

Amo il nuovo. Ho riflettuto: nuovo è ciò che ha il potere di rinnovarmi, di rendermi nuovo.  È il potere della primavera.

La nascita e il destino

Lo so che te lo sei fatto diverse volte questo discorso. Ora te lo riproduco. Ti ci riconoscerai. 
Ti sei detto quanto segue.
 Sono venuto al mondo senza averlo deciso. Non c’ero. Mi ci sono trovato. Un po’ per volta. Perché quando mi sono accorto di esserci c’ero già da tempo. E mi chiedo: che senso ha? 
Quando mi hanno detto che sono nato perché i miei genitori avevano fatto certe cose, beh, sì, qualcosa della mia venuta al mondo l’ho afferrata. Ma dal mio punto di vista, voglio dire dal punto di vista di una storia narrata dal protagonista, all’inizio, quell’inizio in cui all’improvviso tu ci sei stato – e prima non c’eri – e non te ne sei nemmeno accorto – e che te ne sei accorto più tardi come se la consapevolezza fosse un frutto tardivo dell’essere – beh, voglio dire che all’inizio, se tu volessi raccontare la tua storia, c’è un vuoto, uno strapiombo oscuro che ti tronca il discorso.
Tu sei comparso – te ne sei accorto dopo che questo era avvenuto – e non sai veramente perché, ch

Crederci

Crederci è un modo di essere, non solo di pensare o di sentire. Crederci è Primavera.  

I colori del gallo

A volte è necessario che mi stacchi da ciò che sto facendo con slancio e passione. Mi fa bene prendere le distanze. Guardarmi al lavoro da lontano. Fa bene vedere che l’orizzonte è più vasto, che conviene andare più adagio, che la Vita è già qui. Allora ritorna la quiete e le energie zampillano fresche di nuovo dai pori dell’anima.    

Elogio alla bellezza

Sì, trovo che la vita si presta alle interpretazioni più diverse. Si può pensare, in certe circostanze, che se ne scorra indifferente, nella sua indipendenza dai nostri pensieri, ma che sia anche docile a lasciarsi leggere e raffigurare come più ci viene o ci aggrada. Se entro in quest’ordine di pensieri, vedo la vita, l’universo, la totalità di ciò che esiste, come un’impresa colossale di cui non posso essere altro che spettatrice. E già così mi sembra una gran cosa.
 I miei piccoli traffici con le mani assomigliano ai giochini che faccio nel bosco, o a ciò che combinano i bambini con la sabbia in un pomeriggio d’estate.
 Un po’ d’immaginazione, qualche castello costruito per gioco con la rena, che poi, di notte, un’onda del mare cancellerà. Se mi avvicino un po’ di più alla terra, se fisso lo sguardo sulle città, le strade, i cantieri, le fabbriche…, allora vedo che la presenza di noi umani su questa zolla dell’universo ha costruito qualcosa di più duraturo. Sempre fragile di fronte

Puoi strizzare una nuvola?

Le nuvole andavano di sghimbescio, quel giorno. Tutto aveva l’aria della primavera. Quando ti senti addosso quel formicolio… lo sai. Non c’era da essere tristi. Eppure… È come quando hai l’impressione di capire qualcosa oltre i soliti confini della percezione. Sei felice, e triste, nello stesso tempo. Sei piena e sembra che ti manchi tutto, come un pozzo senza fondo.   E se Anna Magnani piange, sul piccolo schermo – qualcosa di repertorio – tu incominci a lacrimare. E non sai perché.      

Dio

Tra me e me parlo sempre con Dio, e parlo di Dio. Eppure di Dio non ne soo niente. Non so neanche se esiste. O se la domanda sulla sua esistenza abbia un senso. So solo che quando parlo con Dio e di Dio sto parlando dei miei sogni e delle mie aspirazioni. Insomma è come se il cuore non sapesse prendere altra strada che questa per tentare di dare espressione al suo desiderio. È un po’ poco per una teologia, non è vero? A volte però il cuore si slarga e posso dire facilmente: Allah O Akbar! Dio è grande!

La vita

E se dovessi scegliere? Se tu fossi quello che deve scegliere? Io sceglierei la vita. Il fatto di essere qui, su questo treno in corsa, di vedere e sentire, di sognare e desiderare. E di fare tutte le cazzate che ho fatto – e anche molte altre, in più.    

Parole nuove

Oggi è la Festa della Donna.
 Oggi niente mimosa.  Oggi ho altro da dire. Le parole delle donne! Che le parole delle donne rompano questo rigirare negli stessi discorsi. Siano le parole delle donne ad annunciare che il mondo cambia, che il mondo sta cambiando.
 Parole nuove dalla bocca delle donne.  

Una buona stella

Desiderio che la vita sia amica Che giorno per giorno si possa migliorare Desiderio di calma e serenità e di idee brillanti da godere nel quotidiano E di pensieri che alleggeriscano l’esistenza E che facciano sentire protetti Andare con la corrente su una buona canoa Dirigere la rotta con pochi colpi di pagajia