Facevo il consuntivo della giornata, come sempre. Bisogna ricordare le cose, se no, scappano nell’oblio. Bisogna mantenere la memoria. Quando si vive si fa poca attenzione. Si perde tanto. Bisogna recuperarlo. Io lo faccio alla sera. Ho un diario di bordo. Cerco di ricordare le cose e me le annoto. Mi sembra di vivere di più…
Vieni, questa sera, con i tuoi piedini che suonano la tromba delle scale. Entra nell’abbraccio della mia casa. Aprirò la finestra e ti farò l’amore accarezzato dal vento delle stelle. Assaporerò i tuoi seni come pesche di vigna e le mie mani navigheranno sulle onde dell’oceano di dolcezza che tu sei. Cercherò le favole in mezzo ai tuoi capelli e respirerò la tua anima nel tuo respiro. Le mie reni sono sature di libidine di vita e le mani anelano a sollevare ogni velo. Tu sei la vita succulenta. E, benché ebbro, stordito e confuso dal nettare che trasuda la tua pelle, io sono io, pienamente consapevole, pieno, tondo, intenso e sano. E tu sei tu, lunare e luminosa.
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