Per chi si ascolta, chi cerca la consapevolezza del vivere, spesso la sensazione globale in cui si ritrova, silenzioso, è come un’immagine nebbiosa che lo ingloba e che lo avvolge. L’emozione è intensa e l’abbandono alla vita è un atteggiamento piacevole. Per viaggiarci dentro, perché la consapevolezza sia un cammino da qui a lì, bisogna ricorrere alla parola. La parola fa viaggiare il mondo.
Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli. Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.
Commenti
Posta un commento