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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

Cavalli fuggitivi nel bosco

Anche quando ci si allontana dal mondo, o da certe sue manifestazioni, perché consapevoli della nostra vulnerabilità, non si abbandona la responsabilità nei confronti dell’umanità. Al contrario, è per conservare e alimentare energie pulite e poter lavorare al miglioramento delle cose.  Il destino del mondo è affar nostro, in qualche modo.  

Ai piedi delle montagne

Le montagne sono un invito a salire e a guardare dall'alto la situazione.  Dall'alto e dal lontano si ha una visione più globale.  Ogni tanto ho bisogno di staccare il naso dalle cose che sto facendo.  Per vederne e deciderne il senso .

Una follia leggera

Se non lo so, non lo so. E infatti non lo so e non posso dire di saperlo. Ma posso crederci lo stesso che la vita mi voglia bene e che sia pronta a sostenere e favorire le mie ricerche e i miei sogni. È un bel pensiero. Cui se ne aggiungono altri, diciamo: della stessa famiglia. Come questi, per esempio: Che posso provare ad ascoltare in ciò che avviene una voce, un input, rivolti a me, proprio a me. Che posso abbandonare l’atteggiamento di chi deve portare da sola sulle proprie spalle il peso di un’impresa titanica. Che posso procedere leggera lungo i sentieri dell’essere. E lasciare a distanza preoccupazioni e paure, respirando il vento che gonfia le vele.
 Certo, una mano sul timone, e l’attenzione sveglia, ma con le lunghe pause in cui si respira la vita e ci si lascia attraversare dal sole. Se non lo so, devo essere sincera e dire che non lo so. Ed è infatti quello che dico. Ma posso crederci lo stesso, semplicemente perché è più piacevole e allarga l’animo, che la vita è amica de

Bisbigli

Le parole che bisbigliavi ora sono ricordi. 
 Hanno mantenuto il rosso calore del cuore che batte. 
 Di notte intonano canti nelle armonie celesti.  
Pulsano nelle galassie occupando anni luce di pensieri. 
 Imperlato di rugiada il tuo volto 
 e il respiro, un suono di flauto.  
Gli occhi chiusi, tutto appare  
nel chiarore abbagliante dell’evidenza.
 L’intera lunghezza del tempo si raccoglie in un punto.
 Qui siamo, e basta. 

Euforia

La ragionevolezza con cui sono stata formata dalla scuola dice che per ottenere un certo risultato bisogna mettere in fila le condizioni che lo produrranno. Insomma prima le cause e poi gli effetti.
 La follia creativa rovescia questa logica dando soddisfazione al desiderio: prima l’effetto e poi le cause arriveranno.
 È un po’ il ritorno a quella che una volta gli psicologi chiamavano onnipotenza del desiderio attribuendola ai bambini. Le cose si realizzano semplicemente perché le desideri.
 Il desiderio immagina, vede il risultato finale, ci entra dentro e ci risiede. E tutto si allinea.
 Si tratta di una scommessa.
 E tu sei subito felice.
 E ti aspetti che la gioia generi le sue cause.    

Fedele al sogno

Tra i sassi, 
 in mezzo ai ciottoli più grossi,  
su quel terreno arido e argilloso 
 era spuntato un fiore, 
 grosso,  
impacciato. 
 E dal suo tozzo stelo 
 scrutava il territorio 
 sbalordito. 
 Alzò lo sguardo  
e vide il sole.

Lonely

 Il silenzio del mattino è qualcosa che si ascolta.    

La magia della vita

Ho sempre desiderato che la vita fosse magica. Nel senso della lampada di Aladino. Il ragazzo baciato dalla fortuna che trova la lampada con tanto di Genio, pronto ad esaudire i suoi desideri. Magari solo tre, ma con la possibilità di incatenare ancora il potere gestendo argutamente l’ultimo di essi… Quante delle favole da bambini contengono i doni magici concessi al protagonista! Bisogna essere in un certo modo per ricevere i doni? O c’è un arbitrio totale della Fortuna? E se tutto consistesse nel prendere coscienza che i doni magici li abbiamo già ricevuti? E che si tratta solo di usarli in maniera appropriata? Non desidero un’impresa con tanto di organizzazione, burocrazia e mansioni ben definite, orario di lavoro e procedure e protocolli…
Desidero scorrazzare di qua e di là, con una lampada magica nella bisaccia, essere conquistata dai tuoi occhi, incantata dai sogni, meravigliata dagli eventi, sorpresa dai risultati… Sto qui, a poche centinaia di metri dal fiume, vicino a una bosc

La nuit, moi et le chat

Avevi messo il cappellino, quella sera, chissà perché? Forse la luce della luna? Recitavi un copione che non avevo mai sentito. E sondavi il possibile con gesti inappropriati… Certo eri bella. E avevi occhi pungenti, che foravano la notte. Io non pensavo all’etichetta, ma all’amore. Non sapevo che fare e feci tutto…  

Le plus grand

So già che tratterrò le palpebre il più a lungo possibile e fantasticherò nuove esplorazioni e nuovi eventi.

Erba dall'alto

Forse è nel sonno che la giornata nuova è stata seminata.
 Forse è nella mente inconscia che i pensieri del giorno hanno le loro radici.
 Ma ora è tempo di svegliarsi e d'infilare il vestito delle ore.
 La maglietta leggera dei tuoi sogni.
 Le scarpe desiderose di passi. 
La strada si apre, davanti la porta di casa.

Pallavolo

A dire il vero non saprei come sopportare la vita se non trovassi il tempo per leggere libri di filosofia, romanzi e saggi che mi facciano pensare, che mi tengano in moto sia il cervello che il cuore; senza avere giornate libere da impegni per andare a passeggio e respirare l’aria fresca dell’aperto di prima mattina, osservando un paesaggio dall’alto. Se non trovassi il tempo per scambiare comunicazioni emotive con gente che come me si emoziona di fronte agli eventi e aspira a conoscere l’amore un po’ più a fondo di quanto sia successo finora.  Come potrei lavorare per un’azienda in cui per tante ore al giorno, alla settimana, al mese, all’anno… dovessi occuparmi soltanto di implementare le mie performance per alzare i grafici dei profitti degli azionisti? Come potrei reggere il peso dell’esistenza se dovessi considerare soltanto quelle attività che portano a risultati quantificabili in termini di prezzo?  Ma non è il caso di denunciare come fattore altamente inquinante, pari almeno al

Visita notturna

La luna, qui di sopra, è ormai sovrana,  ipnotica lampara della notte.  Nel buio l’oceano si allontana  con luci che tra loro fanno a botte.  Io resto qui sulla spiaggia silenziosa,  scrutando i segni dell’umana impresa.  E spero per domani, oltre il riposo,  passi sicuri e un’efficace intesa.

Marea montante

Mi alzo prestissimo. È ancora notte, ma quella parte della notte che corre verso il giorno. Che va incontro al sorgere del sole.  E io aspetto il momento in cui potrò uscire, per andare a camminare. Non m’importa dove, mi basta andare dove starò sola con i miei pensieri. Quello stato di solitudine che mi dà una gioia straordinaria. Quel piccolo viaggio interiore che mi consente di trovare la mia dimensione personale del viaggio.

La via del mare

Era la via del mare che cercavamo. E la stavamo percorrendo. Il mare era l’orizzonte aperto verso una vita avventurosa e interessante. Quella gioia intima e profonda che sa di possedere il senso dell’esistenza. Volevamo radunare lungo le strade tutti coloro che asfissiavano per il clima depressivo che contagiava le regioni della terraferma. Volevamo creare gruppi di ribellione, comitati di resistenza, campi di addestramento all’operosità creativa. Dovevamo contrastare quella visione che riduceva tutto alla dimensione dei conti, dei prezzi e degli utili. Volevamo riappropriarci di tutte quelle cose “inutili” che rendono la vita bella e significativa. Volevamo dare valore alle molte dimensioni dell’uomo. Sorridere con sincerità, esprimersi, condividere. Era necessario capire come operare una rivoluzione culturale capace di conquistare e sedurre, capace di accendere la fiamma dentro il petto delle persone.

Andiamo oltre

Ce la caveremo, vero, mamma? Sì, ce la caveremo. E non succederà niente di male. Esatto. Perché noi portiamo il fuoco. Sì. Perché noi portiamo il fuoco.

Lungo è il cammino

L’immensità dell’universo ci suggerisce che un giorno viaggeremo tra le galassie.  Lungo è il cammino che ci attende e la scoperta non avrà mai fine.  Una buona cultura prepara lo spirito per il lungo viaggio. Già da oggi.  Una buona cultura non sperpera intelligenze ed energie in stupidi conflitti, ma le investe nella costruzione del futuro.

In punta di piedi

Si avviava di buonora per le strade del mondo sognando la luna. Il passo leggero e le agili mani ad esplorare le meraviglie del fare.

Com’è grande il mare!

Il fascino dell’avventura. Partì da ragazzino come mozzo su un vascello. Divenne capitano - oh capitano, mio capitano! – E solcò gli oceani del mondo, imparando molto sugli umani e sui cetacei. Conobbe la flora di isole tropicali, si nutrì di cibi esotici ed ebbe amori intensi e brevi. Lasciò traccia di sé su taccuini rilegati. Si assopì nel tramonto colmo di mistero.