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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

Piani e pianure

E stavo lì, seduto in quel boschetto 
 a rimirare il mondo spalancato,  
io t’aspettavo ed ero circospetto, 
 per quello che temevo e aveo sognato.  Tu non tardasti più del sole o il vento  
e furon forti le tue tinte ardenti, 
 e mi lasciasti sol col cuor contento quando del giorno i lumi furon spenti.    

Rifugio invernale

Amo la parola che dà alla luce. C’è una parola che uccide le cose
 E una che le spalma di grigio nella tomba
 di ordinati cimiteri. Amo la parola che rivela 
la bellezza di ciò che sa essere 
La parola che s’incanta d’avventura
 Che sgorga rossa a fiotti
 Dal sangue caldo della carne
 Che dipinge altezze immacolate 
al sentire intrepido del cuore La parola che risuona in bocca
 come nel primo giorno del mondo
 ancora calda del fiato di Dio E ho un rifugio invernale  dove invocarla nelle prime ore del mattino.

E col pensiero io vado

Guardare la luce dell’alba. Era come la prima alba della sua vita. Era il vagito dell’universo che faceva eco alla sua nuova nascita.  

Sineddoche

Nel trascorrere senza picchi della vita quotidiana, quest’appendice del tuo corpo non  è utile come vorrebbe darti a credere. Ma: adesso che gli istanti ti esplodono in testa come petardi durante la notte di San Silvestro; ora che senti le mani per ciò  che sono, artigli di presa per il cui mezzo tutto puoi avere; ora che le gambe ti servono non per camminare ma per essere qui ed esprimere potenza; ora che ti senti forte come una statua di lava, bronzo e nervi; ora che hai sangue e sperma che corrono pulsanti e si mischiano ovunque. Ora io sono stesa davanti a te: cosce spalancate, ventre irrorato e mani calde che cercano nel vuoto; occhi che vogliono perché  guardare più non sanno; e la mia pelle, poi. Ora il tuo cazzo è durissimo: marmo, falco, balestra. Questo cazzo sei tu: sei il dolore furente del tuo desiderio di me. Stai per entrare, Amore Mio.  

Ora

Posso decidere di essere positiva con me stessa, ora, qui. Prospettarmi il successo semplicemente nel conquistare un atteggiamento positivo, energia pulita, fresca, creativa, per ora, per questo momento.    

E altri pensieri

Per esempio, davanti ad un arbusto di ginestra, spuntato per caso, in prossimità della strada, con le foglioline giovani e cinguettanti a questa sorta di brezza che mi piace tanto e che rinfresca la mente, mi viene da chiedere: “E tu che ci fai? A che servi?”. 
I forelini, che facevano capolino, nel verde più timido della loro sorpresa, carezzati delicatamente dalla luce bambina, m’intenerivano alquanto. E perché dovrebbero “servire” a qualcosa? Non potrebbero essere qui semplicemente per godere la stagione della vita?  

Punti di vista

 Capovolgi un ombrello e avrai una barca.

Volare in proprio

È tempo di volare in proprio. Sono qui a vivere la mia vita. Un gran privilegio. Un lusso. Eppure è quel che mi spetta di diritto. Tutto è dono.  Ma anche tutto è diritto: la vita promette di essere piena e di portare altrove. Altrove la vita manifesta la sua vera essenza. La sua pienezza. Perciò è meglio capire che la strada è folle e amare questa follia.      

Un lunedì di pioggia

Se noi facciamo film, scriviamo romanzi, componiamo musica, facciamo quadri e disegni, se semplicemente fantastichiamo... non è per allontanarci dalla realtà, ma per accostarla da un altro punto di vista, nella speranza di ottenere risultati migliori.    

Cambiare la mente per cambiare il mondo

Uno degli assunti della creatività è che si possa migliorare la nostra vita lavorando sulla nostra mente. La mente non è più vista come un campo di semplice elaborazione più o meno automatico di stimoli che derivano dall’esterno e che, quindi, determitano le nostre emozioni e nel condizionano i nostri atteggiamenti nei confronti della realtà oggettiva. Con la creatività la mente è vissuta come un punto origine capace di influenzare in qualche modo il corso degli eventi, dotata di una propria autonomia e di un proprio spazio di iniziativa già al livello di percezione.

Le parole vogliono

Che vuol dire tutto quello che c'è?  Che ci facciamo noi?
 Quali indizi abbiamo raccolto in questa grande caccia al tesoro?
 M’interessano le parole, mi interessa imparare come si può usare la narrazione per dare significato alla nostra avventura nell’universo.

Sedersi là dove la separazione non è ancora avvenuta

Il movimento incessante delle cose tende ad aprire le porte del mondo all’innovazione.

Il muro

Un momento di difficoltà o di confusione non è un destino ineludibile. Se non vedo chiaro oltre il momento presente – il futuro della mia impresa – posso vedere chiaro nell’impresa del mio presente. Posso decidere di riconquistare, per questo momento, positività ed energia. Energia fresca per il gioco di ora.    

Esprimere

La via è quella: esprimere.
Ex-primere è far uscire fuori, dare volto e vestito a quello che arriva dentro.
La vita interiore è un fiume sotterraneo. Se non emerge, se non viene fuori, come potremmo trafficare con noi stessi e disegnare la nostra strada nel mondo? Ci sono modi in cui l’espressione e la realizzazione terrena avviene nella forma del progetto. Un progetto si forma già chiaro nella testa e poi chiede di essere eseguito. La sua logica è: prima pensi e poi fai.
Ma ci sono altri modi – li chiamiamo creativi – in cui le cose capitano diversamente. Una volta, l’etica e la deontologia dicevano: prima pensi e poi dici. Secondo la prospettiva creativa la logica si rovescia: prima dici e poi pensi quello che hai detto. La portata e il significato di quello che è venuto a galla sotto ispirazione emerge solo successivamente.    

Qualunque cosa capiti

Qualunque cosa capiti, ci dev’essere una via tua, uno spazio tuo, un luogo d’esistenza in cui tu puoi decidere per il meglio.  Qualunque cosa capiti…                           

Lo slancio

Lo slancio è la dimensione piena della vita bambina.

 Nel linguaggio si può dire: Wow! 

Nell’amore è la danza, la poesia.

 Qui, con te, è questa intensità inenarrabile, di cui soltanto gli angeli e le farfalle possono sentire il penetrante sussurrare.

 Lo slancio è anche il luogo in cui cessano le regole del linguaggio e la sintassi balzella tra i cespugli di rosmarino.  È la fonte di tutte le licenze poetiche della storia.

 È anche il luogo in cui puoi dire: ti amo!, senza chiederti se ha senso, o che conseguenze possa avere. 

Lo slancio è la cifra incontrovertibile della libertà.

 È la gioia di essere allo stato puro.