Il sito archeologico, illuminato dal sole, imperturbabile nella sua volontà di pietra, ripeteva la sua storia col medesimo entusiasmo di sempre. Giovani coppiette si baciavano sotto i templi austeri. I cani erano di casa, sonnecchiando all’ombra di leggende antiche. Emanuela, che studiava per diventare guida turistica, confidò a Xavier che, a suo parere, c’era qualcosa che non quadrava nel destino degli umani: “Il mondo è così ricco di cose, di storie, di bellezza e di avventura che una vita sola non basta che per un assaggio”. E continuava, allargando le braccia: “Certo non si può dire a Dio che cosa deve fare, ma, nondimeno, una sorta di protesta sento scaturire da sé da dentro il petto”.