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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

Suggestioni nel bosco

Sono innamorata della parola. La parola sa dire i pensieri e le emozioni con una lucidità che soddisfa la mia mente. 
Ma la parola che amo di più è quella che è capace di evocare il pensiero nel momento stesso in cui le dita si muovono sulla tastiera. 
C’è questa sorta di comunanza tra la mia fotografia e il mio modo di scrivere: l’immediatezza. Le cose nascono nel momento stesso in cui le mani si muovono.
 È una magia a cui è affidata la mia vitalità.
 Credo che sia una cosa imparentata con il jazz. Anche se non so dire perché.
 Sento che fotografia e parola non sono due binari paralleli. C’è un legame segreto tra loro. Che però non è visibile. 
Sono impegnata a tenere insieme questi due dimensioni espressive, ma senza subordinare l’una all’altra.    

Fiori di pesco

In una giornata autunnale come quella di oggi, perché non “Fiori di pesco”? Nell'altro emisfero, non è primavera?  

Just do it!

È necessario imparare a liberarsi dal peso. È necessario imparare a volare. Servono risorse che ci sono dentro e che non sono ancora abbastanza apprezzate. Che non hanno prezzo. Che non si possono comprare. Immaginazione, fantasia, poesia, amore, leggerezza, sogno. Aquiloni che prendono il volo al primo colpo di vento. Ali di sogno colorate che si stagliano nel blu . Sorrisi di bambini che trafiggono l’anima da parte a parte.    

E se fosse venuto il momento?

E se fosse venuto il momento di una svolta? Di iniziare un nuovo capitolo?
  Ci sono segnali che possono sostenere una decisione del genere? Forse la pesantezza che le cose abituali hanno acquistato?
  O piuttosto la leggerezza connessa con un richiamo, con una fantasia? Quando immagini una situazione diversa, dandoti il permesso di sognare, è come se il cuore diventasse più largo e i polmoni si riempissero di aria fresca? Che cosa ti impedisce davvero di cambiare?
 Che prezzo c’è da pagare?
 Che vantaggi abbandoneresti? Forse le giornate già da tempo stanno portando in gestazione qualcos’altro per te.
 Forse c’è solo bisogno di accettare l’idea e di consentirle di svilupparsi e venire alla luce.  

Pensiero felice

 In ogni cuore giovane vive una danza. 

Pallavolo

A dire il vero non saprei come sopportare la vita se non trovassi il tempo per leggere libri di filosofia, romanzi e saggi che mi facciano pensare, che mi tengano in moto sia il cervello che il cuore; senza avere giornate libere da impegni per andare a passeggio nei boschi o in montagna e respirare l’aria fresca dell’aperto di prima mattina, osservando un paesaggio dall’alto. Se non trovassi il tempo per scambiare comunicazioni emotive con gente che come me si emoziona di fronte agli eventi e aspira a conoscere l’amore un po’ più a fondo di quanto sia successo finora. Come potrei lavorare per un’azienda in cui per tante ore al giorno, alla settimana, al mese, all’anno… dovessi occuparmi soltanto di implementare le mie performance per alzare i grafici dei profitti degli azionisti? Come potrei reggere il peso dell’esistenza se dovessi considerare okei soltanto quelle attività che portano a risultati quantificabili in termini di prezzo? Ma non è il caso di denunciare come fattore altament

La meraviglia del bosco

 E come facciamo se non andiamo regolarmente a camminare nel bosco?    

Vorace ricerca di non so che

Diego, tu dici “la vorace ricerca di non so che” e mi sembra un’espressione felice. Voglio dire calzante. Perché il nome di ciò che cerchiamo, oggi non è più tanto facile dirlo e darlo.
 Tutto è diventato così fluido che non sappiamo decidere una volta per tutte se sia una liberazione o sia uno smarrimento.    

Sorella disperazione

Forse questo voleva dire il vecchio Aristotele quando affermava che ogni uomo è filosofo.
 Questa inquietudine che genera domande sull’essere, su come essere, su come rispondere al desiderio di vita. Forse. Non so. Lui era un altro. E io sono io. Il desiderio di vita è il mio. Quello che agita e muove questa faccenda strana che chiamo Io. Che chiamo la mia vita. Ultimamente il fato, o che so io, mi ha condotto all’incontro con la disperazione. Il nucleo denso e oscuro che ho chiamato disperazione. E per cui ho costruito nel bosco uno spazio apposito. Perché mi parli. Per sentire il suo richiamo. Per farmela amica. Per farla maestra e guida. Questo ho deciso, nelle mie congetture arbitrarie: che il nocciolo della disperazione è più amica della vita del sedersi gongolante sulla dolce meringa del già fatto, del già realizzato, del già raggiunto. Chi mi dirà come uscire dai confini? Chi mi spingerà ad esplorare nuovi territori? Chi, se non la disperazione, potrà rivelare ciò che ancora des

Inventa quello che vuoi

Che giornata!
 Sempre con la testa nelle nuvole. Una situazione in cui il solo vedere  il verde dei fiori e la luce del giorno è una grazia.
 Come quando sei un po’ brillo, dopo cena, e soffia il vento e tu ti rendi conto di vedere solo la punta dell’iceberg della vita.
 La bellezza di avere un tetto e pareti bianche e l’acqua corrente.
 Come ti senti piccolo e come senti grande lo spettacolo in cui sei stato gettato!    

Il bosco di bambù

Lei diceva che la creatività più importante, quella che è davvero fondamentale, consiste nella capacità di ricreare ogni giorno quell'immensa energia che ti fa affrontare la vita con passione e perseverare nel tempo, senza cedimenti.  

Cucina da campo

In realtà era per parlare. Perché apprezzavo molto le tua compagnia quando settimana si andava a fare una scampagnata, mangiando all’aperto, nel bosco o sulla riva del torrente. All’aperto era tutto più energico. La digestione e anche i nostri pensieri. Ci sentivamo esperti di tutto, pur sapendo di non conoscere nulla nella maniera che avremmo voluto. Ma le nostre parole, quelle che ci scambiavamo l’un l’altro, avevano un grande potere: ci inducevano a pensare. 
Perché i pensieri non sono delle frasi incise sulla pietra. Sono momenti di un viaggio, di un cammino. Il pensiero vuole essere sempre vivo, vuole girare sulle cose con le sue capacità, e anche col senso dei sui limiti. E solo continuando a fare attenzione, a posarsi sui temi nei vari momenti della vita, solo così contribuisce alla vitalità del tutto. 
E quelle discussioni non volevano scrivere una Bibbia. Volevano farci pensare. Pensare all’aperto. Che è molto diverso che pensare al chiuso, nel proprio studio, o nell’ambiente

Terra e cielo

Guardare il cielo è la prima cosa che faccio, al mattino. Come i naviganti, come i carovanieri, come chiunque è in viaggio. Il cielo mi ricorda che sono figlia della terra, vengo dalla terra. E ora sono terra in cammino verso il futuro. Noi umani abbiamo acquisito una formidabile capacità di plasmare la terra. La volontà di conoscere, lo spirito dell’impresa, il potere di costruire vengono dalla terra, come la capacità di empatia, di sentire il legame che ci unisce al tutto, di trarne visioni affascinanti per le nostre avventure. In questa nostra epoca la consapevolezza e lo sguardo con cui progettiamo si sta allargando rapidamente. È su questa base che siamo impegnati a migliorare le cose e gli equilibri dell’insieme. Più delle minacce, più dell’indignazione, più del terrorismo catastrofico, sarà la nostra capacità di partorire nuova conoscenza, nuova tecnologia, nuove proposte, nuovi progetti a rendere la terra quell’eden che vuol essere dall’inizio dei tempi.   

Swing

Si diceva pessimismo della ragione e ottimismo della volontà.    

La resa

Ma via!, siamo tutti uomini comuni. Voglio dire che ci stanchiamo, facciamo quel che possiamo, abbiamo le nostre fisime, delle volte leoni, altre volte coglioni. In qualche modo pensiamo. Cerchiamo di guidare la nostra vita con quella cosa che chiamiamo pensiero. Siamo consapevoli fino a un certo punto e siamo consapevoli che oltre questo limite è il buio. Cerchiamo di lottare contro le cose, ci diamo da fare.  E quando lo sforzo ci sembra eccessivo, al di là della nostra portata, semplicemente, ci arrendiamo. Personalmente, mi sono arresa tante volte. Quando ringalluzzisco tendo a strafare. Ma prima o poi arrivo al limite. E allora mi arrendo. E confesso che ho imparato che nella resa c’è una pace straordinaria, che non sospettavo quando ero più giovane. Allora mi sembrava un disonore. Ora no. Quando mi arrendo so che la vita è troppo al di là del mio controllo e del mio potere. Che altro potrei fare di più saggio? Però c’è una cosa nuova. Nella resa io mi affido. In un certo senso, m

Forse qui ci sta bene una storia…

Dove il cavaliere con estrema audacia si getta nel fiume col cavallo per portar soccorso alla principessa..