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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

Nel mezzo

L'amore, nel momento esatto in cui lo viviamo, si corrompe sì brucia. L'attesa, il presentimento dell'amore invece lo rende eterno ed immortale. Comunque sia l'amore corrotto, sia l'eterna attesa sono mortificanti per l'uomo. Dove sta allora la vita vera? Che può indicarci la direzione da prendere o da perdere? La risposta credo che stia semplicemente nel mezzo. Né la privazione, né la mortificazione sono la soluzione. Lasciarsi andare alla corrente delle cose e delle emozioni: sbagliare sbagliare sbagliare, soffrire soffrire soffrire, ricominciare ricominciare ricominciare, divenire divenire divenire. E via, avanti così. La vita, finché sangue ci scorre nelle vene, non lascia scampo.

Emozioni

Ogni emozione ha una fase ascendente, un culmine ed una fase discendente. E poi si stabilizza. È l'indole personale a farci scegliere quando abbandonare ogni emozione, se nella prima fase, nel sul culmine o successivamente. Certe emozioni, affinché ci rimangano impresse e vive nella nostra memoria e ci lascino davvero qualcosa, è bene abbandonarle al suo culmine.

Sola

I ragazzi e le ragazze sono una cosa sola, stanotte. Si sbottonano le camice. Tirano giù le cerniere. Si tolgono le scarpe. Spengono la luce. Quelle oscillanti creature sono piene di bugie. Si mangiano l’un l’altra. Sono sazi. Di notte, da sola, io sposo il letto Anne Sexton, The Ballad of the lonely Masturbator

Sguardo

Tu potresti essere l'archetipo dello sguardo che vorrei su di me. Il modello pensato ed ideale. Lo sguardo elettrico che attiva impulsi e risorse impensabili. La pupilla assoluta. Ogni sguardo terreno ha dei limiti e delle limitazioni, dei confini. Il tuo no. Spazia oltre, è inarrivabile. Mi scava dentro e arriva dall'altra parte. Una parte che non conosco e che forse non conoscerò mai.    

Amare

I modi ed i mondi di amare e di amore racchiudono modalità ed eventualità a cui non pensiamo. Siamo limitati dai modi che conosciamo e non pensiamo che possano esisterne altri. La vita è troppo breve e noi siamo bravi a sprecarla o forse la libertà ci sconsola e ci fa paura.  

Felicità

Mi piacerebbe essere felice per tutta la vita ma, come ogni cosa, la felicità esiste in quando esiste l'infelicità e viceversa. E spesso la seconda prevale sulla prima, come il disordine prevale naturalmente sull'ordine. Hai mai pensato a fare tutto ciò che ti rende felice? Ogni azione volta solo ed esclusivamente alla tua felicità. Pensa un po'.   Il fatto è che ogni azione implica sempre delle conseguenze, muove le cose e le persone intorno a noi e il più delle volte non riusciamo a valutarle con obiettività. Le conseguenze poi lasciano sempre degli strascichi, spesso irreversibili o almeno reversibili nella loro materialità ma inevitabilmente inamovibili da dentro di noi che fanno da contrappeso negativo ad ogni potenziale felicità.      

Pazzia

Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri. Alda Merini    

Fuggire

Scena finale di “Gocce d’acqua su pietre roventi” di F. Ozon: il cadavere di Franz giace per terra con addosso solo il cappotto di Vera. Vera ha bisogno d’aria, cerca in ogni modo di aprire la finestra. Insiste. Vanamente. Non ce la fa. Sembra bloccata da qualche oscuro incantesimo. È un limite invalicabile. "Io non ho bisogno di te. Tu hai bisogno di me" E allora rimane ansimante come un bestia in gabbia con i palmi delle mani appoggiati al vetro guardando fuori: occhi sciolti, vuoti e persi, nel buio.  Poi, impotente e rassegnata, abbassa lo sguardo.  La macchina da presa lentamente si allontana e lei diviene sempre più piccola ed insignificante, prigioniera di quell’elegante appartamento.  Una devastante sensazione di claustrofobia mi assale.  E quella finestra bloccata, quelle mura, quell’arredamento cosi ricercato non sono solo un luogo fisico ma un luogo mentale, una metafora di qualcos’altro.  Indubbiamente è più facile fuggire da un luogo fisico piut

Invisible Monsters

Quando combatti qualcosa, non fai che renderla più forte. Non fare quello che vuoi. Fai quello che non vuoi. Fai quello che sei allenata a non volere. Il contrario della ricerca della felicità. Fai le cose che ti spaventano di più. Chuck Palahniuk, “Invisible Monsters”

Amare

  Amare qualcuno per i propri difetti. Amare ed innamorarsi dei difetti dell'oggetto del nostro amore. Oltre ogni cognizione razionale. Non capirci nulla eppure amare. Quando non ci capiamo nulla è sempre un buon segno. Invece noi capiamo tutto e non amiamo.

Castello

Lei aspettava sulle mura del castello. Guardava a sud il cielo del tramonto. Non tutti gli amori sono omologati. La fede è una spada dalla punta insanguinata.

È più facile per un cammello

Federica: ho dei rapporti con lui… sto con lui, io mangio, dormo, penso con lui… Confessore: rapporti? Federica: si… senza essere sicura, senza sapere… Confessore: sicura di che cosa? Federica: d’altra parte so… so che approfitto di lui, della sua… della sua intelligenza, del suo calore, del suo… di tutto lui… Confessore: della vita… Federica: sì… Confessore: beh… approfitta della vita… Federica: sì… Confessore: ma dov’è il male? Federica: sì, è vero… ma non… non riesco a respirare e… ho paura di invecchiare così… senza mai più respirare… quando invece mi sento ancora un po’ giovane… Flashback: Federica bambina: che i miei capelli siano molto lunghi, anche quando qualcuno me li taglia, che ricrescono subito, che questo zucchero filato non finisca mai, che io non abbia mai più paura di niente… Mamma: Federica lo sai che non ti devi allontanare… dammi la mano, dammi la mano Federica bambina: dove vanno i palloncini quando salgono in

Colori

I colori, se non supportati dall'immaginazione, lentamente svaniscono e non riusciamo più a vederli. Questo vale anche nei confronti di chi ci è estremamente vicino.   

Novembre

Il mio novembre inizia in diversi modi.  Inizia con una persona in mezzo a un parco arancione. Anche lei è arancione, e si confonde a volte con le foglie. Io invece sono nera e un po' questo mi fa sentire in colpa: sento quasi di rovinare il quadro che si è formato costringendo un potenziale osservatore a concentrarsi su di me. Camminiamo per ore, dicendoci cose a volte frivole a volte importanti. Essenzialmente, ho alla mia sinistra una persona che amo e che non posso amare di più, che mi ama e non può amarmi di più. A un certo punto prende un sasso con una strana venatura a spirale, mi dice che l'affascinano le spirali e le galassie e quel sasso ne ricorda una.  Inizia in una chiesa, con una messa dei defunti, dove mi sento un po' a disagio perché quando arriva il momento del credo non me la sento proprio di pronunciarlo, e quando il don passa con l'ostia non me la sento proprio di accettarla. Ma ci sono un po' di nomi che conosco. Conoscevo. Sentirli m

Tornare indietro

N oi d'altra parte sappiamo benissimo che non possiamo tornare indietro. La nostra vita ci appare nel bene e nel male come una entità rivelata come un dogma a cui noi dobbiamo e sentiamo di dover obbedire.  Anche gli amori per certi aspetti sono cosi. All'inizio la scoperta di un mondo nuovo, una giungla piena di creature sconosciute. La nostra curiosità ci fa avanzare. Passo dopo passo lentamente ci affezioniamo alle cose, ai gesti, agli odori. Quando quelle cose quei gesti quegli odori diventano inaspettatamente abituali e risaputi è troppo tardi per tornare indietro indenni. Il prezzo dell'abbandono è il dolore.