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Visualizzazione dei post da settembre, 2022

Meteo dell'anima

La vita va presa come una sorta di esperimento continuo. Tu sei un laboratorio. Tenti, rifletti, e ritenti, finché impari abbastanza da fare un altro passo in avanti. Verso ciò che riconoscerai come il luogo dove ti senti a casa. Dove farai festa e sosterai per un po’. 
Per ripartire di nuovo: perché l’avventura continua.

L’altra faccia del desiderio

Ma il desiderio – come quasi tutto – si mostra ambiguo, ambivalente. 
La faccia del desiderio che la cultura del risentimento fa propria è quella della mancanza. Si desidera qualcosa che manca. Se ci si focalizza sul lato della mancanza è la mancanza che si espande, nei nostri pensieri e nella vita vissuta. Anche se otteniamo tanto, non ci sarà mai niente che soddisfi l’infinita voragine di ciò che si desidera. Non saremo mai felici su questo versante. L’altra faccia del desiderio?
 È tensione vitale, vitalità appassionata, movimento del cuore che mette in moto le ossa e la carne. Energia che ti attraversa e che ti fa fluire.
 Che succederebbe se spegnessimo il desiderio come sembrano – apparentemente – suggerire certe filosofie?
 Che vita sarebbe una piatta quiescenza nel nirvana? Cosa sarebbe la mia vita senza i miei sogni?
 Per uscire dalla trappola della cultura del risentimento bisogna rivolgere lo sguardo sul lato vitale del desiderio. Desiderare e sognare ora, qui, adesso. Capir

I colori

È vero, da qualche giorno è autunno.  Nei miei occhi tuttavia, sfilano ancora i colori dell’estate.  

La strada lungo il canale

Diciamo che c'è bisogno di muovere il corpo, di ritrovare e coltivare un rapporto con l'aria, con le piante, con le strade in salita, con il cielo è le nuvole. Con le prime piogge crescono le attività sedentarie. La distanza tra mente, corpo e natura si allunga. Il bisogno di esprimersi è spesso bisogno di ritrovare la vitalità del corpo, in un ambiente naturale, respirando e recuperando il tono muscolare.
 Il cervello si ossigena in maniera giusta. Anche la mente ridimensiona il suo lavoro a misura della vita.  

Ballata del mattino

Salta anima mia, non smettere di saltare.
 Salta giù dal letto prima che il sole spunti dalle colline.
 Rinasci con la luce sul fare del giorno, 
 non smettere di crescere.
Ora è l’inizio del mondo.
 Ora è la giovinezza dell’anima.
 Ora il corpo s’incendia di curiosità e d’avventura.
 Ora le mani formicolano di desiderio.
 Ora è il tempo per fare.
 Semina gli alberi che domani daranno ombra al riposo di molti.
 Semina la tua giovinezza nella terra che viene dal passato.
 Illumina col tuo sguardo le zone d’ombra che incontri all’orizzonte.
 Non smettere di avanzare e di esplorare il possibile.
 Salta anima mia, non smettere di saltare.  

Sonno

E così sperava sempre d'incontrare i suoi sogni più duraturi quando si abbandonava al sonno
 E le notti erano scenografie meravigliose
 E le parole scorrevano sapienti e snelle
 E le battute sagaci E i passi quasi danza  

Pensieri per il mattino

Certamente! Ho imparato che gli umori vanno coltivati. Che il campo della mente e del cuore merita di essere accudito. Il pensare merita attenzione. Il dialogo interiore è importante per ottenere un atteggiamento più fecondo nei confronti della vita, degli eventi, dei progetti. I sogni possono diventare una forza potente. Che l’impresa nel mondo si coniuga con un’impresa dentro di sé. Che tutto questo può diventare una vita sensata, affascinante, appassionata. Giorno dopo giorno.

1110

Pochi astri nel cielo sono luminosi come i tuoi pensieri, la sera, dopo cena, vicino al caminetto. 
E dove troveremo le idee per fare del mondo un Eden se non tra le faville del focolare?
 L'uomo ha bisogno del geometra e del commercialista. Ma, per superare se stesso, ha bisogno di sognare. 
L'arte serve per sognare.

Fuoco

Quante cose in un giorno! 
E poi la sera.
 Il sole sta tramontando.
 Qualcosa dentro, di luminoso, stenta a rassegnarsi a tramontare.
 Forse vivrà nei sogni, stanotte.
 Il desiderio è sempre all'opera.
 E l'anima non vuol morire, mai!

Stupore

Ogni volta, alla fine, mi sento sola alla soglia. Ma non mi scoraggio. Riproverò ancora, e poi ancora. C’è qualcosa da capire, da sentire, da gustare in questa faccenda che chiamiamo vita. Una volta ho detto che “la vita mi sembra un aperitivo”. È proprio così. Come un’anticipazione… Come l’innesco di un desiderio.    

Ti vengo a cercare

Naturalmente la canzone di Battiato. 
Non si tratta di nostalgia di un tempo passato.
 Io amo il mio tempo, sono felice di essere nata n questa epoca. Sono entusiasta dei nuovi mezzi tecnologici che amplificano i nostri poteri di fare, di creare, di esprimersi, di comunicare. 
 Lo so che dipende dal modo in cui li usiamo. Poiché m’interessa la qualità della mia vita ho cercato e cerco ancora di imparare a usarli bene. Voglio dire con saggezza. Sul campo. 
 So che questa nuova tecnologia sta scombussolando il nostro modo di vivere, di pensare, di essere a livello planetario. Ma il cambiamento non deve necessariamente portare a una catastrofe. In passato i cambiamenti introdotti dalle nuove tecnologie hanno fatto fare un salto in avanti nella conoscenza, nella cultura, nelle istituzioni sociali e politiche. L’esito dipende da noi, ma la spinta insita nel lungo periodo della storia è verso il meglio.  Io, nel mio piccolo, lavoro in questa direzione e sono tutt’altro che sola.

Ignoranza e libertà

  l prete si alzò e mi disse, diritto e senza fronzoli: – Guarda che Dio non parla inglese! Io non capivo dove volesse andare a parare. E neanche gli altri. E allora lui continuò, con maggiore condiscendenza: – Forse qualche volta avete provato risentimento per il silenzio di Dio. Ma pensateci bene. Il silenzio di Dio è un gran dono. Consente alla vostra immaginazione la libertà di inventare… Se Dio ci telefonasse e ci facesse sapere le sue ingiunzioni, saremmo prigionieri. Se sapessimo tutto, non saremmo liberi. La nostra libertà si fonda sull’ignoranza. È proprio perché siamo consapevoli di non sapere che siamo liberi di immaginare e di tentare. E nella nostra vita si introduce il romanzo e l’avventura. Tutto quello che si dice su Dio è frutto dell’immaginazione. Dio tace. Non parla alcuna lingua del nostro pianeta. Lascia che siamo noi a dargli vestiti e intenzioni e parole. E si comporta di conseguenza – senza smettere di sostenerci e nutrirci. Voi avete intuito, fin d

Esprimersi

In tutte le tessere che la compongono la scena della vita, del mondo, della storia umana, è oltremodo interessante se solo hai un po’ di energia e segui quell’impulso che sentivi da bambina a esplorare la realtà. Ti puoi perdere e poi ritrovarti, puoi cadere e poi rialzarti. Ma ogni volta ridiventi come all’inizio, vergine malgrado le macchie da cui sei stata sporcata. Innocente malgrado gli errori commessi. Rinata dopo le innumerevoli morti. All’alba e al tramonto, quando ti fermi per qualche momento, senti che tutto questo è vero. E non sapresti dire che significa vivere, e nemmeno cosa significhi “essere”. Ma sai il tuo desiderio originario. Lo senti dentro e sai che tutto nasce da lì, tutto dipende da quello. E ti proponi ogni volta, ogni giorno, di alimentare quella fiamma. Perché quello è il motore dell’interesse, dell’iniziativa. Non soffrirai mai la noia, così come non l’hai mai sofferta. Non ti fermerai a recriminare, a vendicarti, a rimpiangere. Finché hai quel desiderio, la

Pensare da viva

Ecco quello che ci vuole. Un pensiero emozionante. Meglio, un pensiero emozionato. Un pensiero che si dà una scossa e la smette di dare tutto per scontato.  Le domande. Ci vogliono domande che ci aprano gli occhi. Che sollevino la coperta della routine.  Sono annoiata?  Sono stufa di vivere sempre la stessa giornata?  Dove sono i miei sogni da bambina?  E se buttassi tutto all’aria?    

Frutti maturi

Ho sentito l’autunno  
e l’odore pungente dell’inverno  
entro le rughe del corpo 
 scolpite dal tempo.
 E il sussurro bambino d’irrefrenabile gioia 
 che spinge le foglie a uscire in primavera,  
e i fiori 
e i frutti a fine estate.
 Camminando su prati da poco recisi
 folle la mente sprigiona 
 sogni d’incredibile vigore