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Visualizzazione dei post da giugno, 2022

Segreti del mare

Sotto l’acqua ben nascosto 
 c’era un mostro grosso e tosto.
 Io pescavo dalla barca 
 pesci piccoli e una scarpa. 
 Il mio amico Ferdinando 
 pesca sol di quando in quando. 
 Poi un’ondata dispettosa 
 ci sconquassa senza posa. 
 Noi caschiamo dentro il mare, 
 chi mai ci potrà salvare? 
 Ma pietoso il bel pescione 
 ci trasporta sul groppone. 
 Noi arriviamo al bagnasciuga 
 e scopriamo ch’è un’acciuga.    

Andare

Lavoro al testo, con la musica. Miglioro. Un soul che esce dal corpo. Pulsa il tamburo nel cervello e il giorno nicchia tra le nuvole: respira caldo malgrado l’ombra e la foschia. Meglio col passare delle ore e forse esco. Non al raduno. No, non alla festa. Troppe parole, oggi, laggiù. Oggi voglio parole di silenzio: sanno di caramello. Un'insalata per pranzo mi lascia leggera a sentire il ritmo della vita. E seguo il volo dei pensieri attraversare gli spazi. La bellezza di andare. Penso. Insopportabile essere trattenuta. Intollerante, strappo la pelle dai rovi e sogno il vento. Bisogna scappare dice lo spirito, e vuol dire semplicemente che bisogna andare. Andare è il modo dei cavalli e degli umani. Ho imparato a fare, strada facendo. La casa stessa si crede vascello. Scrivo in piedi ad alta voce, calibrando il fiato come nel canto. E canto, in effetti, come un poeta che sta bene nel mondo solo passandoci attraverso. 

Volere il meglio

  Con tutte le cose belle da fare, perché dovrei scegliere la noia?

Vista mare

Scrivere mi aiuta a pensare. Anche a vedere i miei desideri. 
 Ora, reagendo a un’estate torrida qui al Nord, io sogno il mare, il fresco della brezza, ma non solo.  
Mi vedo in una villa sulla collina prospicente il golfo, immersa in un bosco di olivi e pini marittimi, che scrivo. Ecco la mia vita da vecchia. Faccio la scrittrice, felicemente rilassata. La mente è lucida. La narrazione interminabile. Che cosa racconto non lo so ancora, ma già la storia della mia avventura mi chiama e poi tutto quello che ho imparato nelle varie circostanze, sfide e prove dell’esistenza. Il tentativo, mai compiuto del tutto, di trovare un filo conduttore di tante vicende e svolte. 
Una volta i vecchi potevano avere il compito di insegnare qualcosa alle nuove generazioni. Ma una volta il tempo era più lento e le cose più stabili. Oggi è tutto diverso. Il cambiamento incalza a un ritmo sostenuto. Cosa può un vecchio raccontare alle giovani generazioni? E perché solo a loro? Ci sono anche i suoi coetanei,

La tua storia

Voglio una storia mia. Voglio decidere perché e come. Finché ho abbastanza energia e finché sono capace di nutrirmi. Il mio mondo sarà una danza tra ciò che amo e ciò che avviene.

E ora?

 Quando un bacio è il sogno di un bacio.    

Il volo

Gli uccelli sono il volo. E il volo è il sogno che crede in se stesso. Il sogno non come evasione, ma come visione dotata della fiducia di guidare i passi dell’azione. Ciò che trasforma la vita in una meravigliosa avventura dove si diventa e si realizza. Se succede qualcosa di bello e anche di straordinario è perché lo si è sognato (e si è avuta tanta fortuna). Ma dicevano gli antichi che la fortuna aiuta gli audaci. E sognare, credo, è l’audacia che perseguo. E che considero opportuna.

Integrità

Mentre percorro il mio cammino… 
Guardo i volti delle persone. Come fossero parole. Cerco il senso di quello che vogliono dire. Come se i volti fossero la parola corporea del desiderio dell’anima. Della ricerca di una storia. Cerco quella vibrazione che mi accomuna alla loro storia. Cerco un’immagine di me stessa nei volti delle persone. I volti delle persone come linguaggio. E spesso si tratta di un linguaggio che si dice da sé, dentro di loro. Di cui loro stessi non sono chiaramente consapevoli. 
Come io stessa sento ma non sono del tutto consapevole.
E spesso nasce, da questo incontro di volti, una qualche intuizione. Guardavo il volto di Andrea, l’altra sera.
 Avevano servito merluzzo fresco con olive e patate. La luce delle lampade, il respiro leggero della notte sul lago… Guardavo il suo volto, mentre parlava, con una certa eccitazione. Non parlava neanche di lavoro – benché sia impegnato in un’attività piuttosto gravosa. Anche se è il suo lavoro. Come si dice? La sua missione.


La collina

La collina era come il corpo di una donna al sole.
 Migliaia di api ronzanti cercavano nettare.  Faceva caldo.  

Avanti

Io vado avanti con questo pensiero. Mi dico: se sono stato scelta dalla vita ad essere viva, proprio io, la mia vita è importante. Merita tutta la mia cura. Non la voglio svendere. Non voglio svenderla alle paure che mi assalgono. La mia vita ha dentro di sé un desiderio di grandezza e di bellezza che non può essere soffocato dalla mancanza di coraggio.  

Immaginazione proiettiva

Guardando il cielo avvertiva forte il richiamo alla grande esplorazione, vibrava alla misteriosa interminabile ricchezza dell'essere, e sapeva che il futuro era infinito: doveva esserlo per contenere la realizzazione dei suoi sogni.    

Matti

I poveri sono matti, diceva Zavattini.  E da matti possono sognare quel che gli pare…

Desideri e destino

Sono perplessa. Mi rendo conto che della vita so veramente poco. E quello che so potrebbe essere piuttosto sbagliato. Ho solo tanta voglia di gioia, creatività, azioni efficaci, desideri realizzati, cose del genere. So che mi voglio bene e mi prendo cura di me. Cerco di tenere su il morale. Mi carico di pensieri che mi regalano stimoli e spesso entusiasmo. Poi faccio dei tentativi, con quello che so fare. Mi avventuro. E questo mi piace. Spero che la vita mi sia favorevole. La buona stella, quella cosa lì. Sono anche un po’ scaramantica. Talvolta sciamanica.  

Segnali di rinascita

L’occhio impara a cogliere i segnali di rinascita. Non si è lasciato oscurare dalle cadute e dagli insuccessi. Ha mantenuto la fiducia, che è la vera luce dello sguardo. E le mani ci riprovano, felici di sentirsi vive.    

Nuove idee

Ti guardo negli occhi, amico mio, e sento musica.
 Musica è la parola.
 Musica che entra dentro, come un soffio d’anima.
 E mi entra dentro.
 E ci resta.
 A lungo, amico mio.   E si cammina – nei ritagli del tempo 
Sui sentieri del parco più vicino. Si cammina, nelle pieghe del tempo.
 Il tempo occupato dal lavoro e dalle strategie.
 Sarà questo il Sabato della vita? 
Un sabato esiguo – sull’orologio della vita.
 Sui sentieri del parco… Quando siamo lì – nel tempo vuoto – sembra tutto strano.
 Ci vengono pensieri come uccelli tropicali.
 Come se la geografia del quotidiano fosse – di fatto – un paese straniero.
 Il paese di un altro – di altri – un altro paese. Perché camminiamo vicini,
sui sentieri del parco – dove corre tutta questa gente? Ti guardo negli occhi e sento questa musica.
 Mentre guardiamo, strabici, percorsi alternativi.
 Perché l’arte è entrata nel nocciolo caldo della nostra vita.
 Paradossi e contraddizioni non fanno che eccitare una prorompente vitalità. Dove guarda

Cambiare

Il punto è sempre lì.
 A volte il tempo sembra offrire opportunità insperate.
 Ma devi muoverti.  Devi cambiare.  Si tratta di cambiare.  Si tratta, in fondo, di fare tu l’atleta delle Olimpiadi.
 Sentire il richiamo e cambiare.

Sono io

Ho cominciato a scrivere tardi. La grammatica e la sintassi c’erano, più o meno. E il vocabolario era quello della scuola. Ho cominciato a scrivere tardi ma non mi andava di scrivere le mie memorie. Ho cominciato a scrivere dimenticandomi della mia professoressa di lettere, che era molto brava e piuttosto fiscale. Mi sono dimenticata di lei, senza odio. Ho cominciato a scrivere per il piacere di battere le lettere sulla tastiera del computer. Nella mia testa era come suonare. Suonare il piano. Un pianoforte a coda è sempre stato il mio sogno, anche se non so leggere la musica. Ho cominciato a scrivere e una corda della mia anima vibrava. Come entrare in risonanza. Ho capito che scrivere faceva parte di me. Tutti pensano. Anch’io penso molto. Ma scrivere il proprio pensiero – in senso lato – è una cosa che ti fa pensare in maniera diversa, speciale. Non credere che sia nata scrittrice. Che abbia qualche strategia di scrittura, in maniera da risultare esperta in qualche genere, o qualche