Una volta mi bastava leggere tre quotidiani al giorno per avere la certezza, o quasi, di essere in contatto con la realtà. Oggi è piuttosto diverso. Sono disincantata. C’è tanta televisione, tanto internet, tante immagini. Nell’epoca ingenua le immagini dovevano mostrare la realtà, poi hanno finito per chiarire che mostravano innanzitutto se stesse. E forse è proprio quello che devono fare. Alla fine dobbiamo liberarci dall’idea che le immagini, ma anche le parole, mostrino qualcosa che si chiama realtà. Le nostre parole (e le nostre immagini) non mostrano: costruiscono la nostra realtà. La vecchia “realtà” è diventata “la cosa”. Ed è come se “la cosa” fosse lì, perennemente disponibile a mettersi in posa per noi. Apparentemente sotto la nostra direzione – poi è da vedere. “La cosa” è una miriade di comparse disponibili alla lavorazione del nostro film. Rovesciamento: non viviamo più nel mondo delle cose: tendiamo a vivere nel film costruito da noi. La realtà dunque non è ...
Bellissimissimo! La fantasia dovrebbe essere l'unica legge da rispettare... la fantasia e l'amore
RispondiEliminaLa fantasia ci porta ai limiti dell'universo. Saltare è solo il primo passo...
RispondiEliminaMi immedesimo nel fotografo . Scelta ottima
RispondiEliminaogni tanto è importante saper saltare!
RispondiEliminaciao sarebbe bello camminare e saltare sul mare
RispondiEliminan bel salto nel vuoto ogni tanto fa bene!
RispondiEliminalasciare la terra sicura per il futuro, è un bel salto da fare!!
RispondiEliminaMamma mia! e se cadevi?
RispondiEliminasei formidabile
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