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Illusioni

Rispetto ai ragionamenti ben fatti, sono spesso folle. Voglio credere a cose che non hanno nessuna giustificazione logica. Immagino di avere poteri che non sono stati mai testati. M’illudo volentieri, sapendolo. Leggo gli oroscopi di Rob Brezsny (li trovo creativi). So plasmare i miei umori con le parole. Non conoscendo la verità delle cose, cerco di giocare con le apparenze e mi creo i miei film mentali. Ho bisogno di una colonna sonora e di una scenografia colorata, per reggere l’incontro con la realtà. Evito più possibile i telegiornali, perché dicono che là fuori è una tragedia, per lo più. Se penso che si muore trovo che non è giusto. M’immagino che sia uno scherzo, una trappola. Ma non la parola fine. So che non c’è nessuna ragione per questo. Soltanto che a credere a questo mi fa stare meglio.


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E col pensiero io vado

Vieni, questa sera, con i tuoi piedini che suonano la tromba delle scale. Entra nell’abbraccio della mia casa. Aprirò la finestra e ti farò l’amore accarezzato dal vento delle stelle. Assaporerò i tuoi seni come pesche di vigna e le mie mani navigheranno sulle onde dell’oceano di dolcezza che tu sei. Cercherò le favole in mezzo ai tuoi capelli e respirerò la tua anima nel tuo respiro. Le mie reni sono sature di libidine di vita e le mani anelano a sollevare ogni velo. Tu sei la vita succulenta. E, benché ebbro, stordito e confuso dal nettare che trasuda la tua pelle, io sono io, pienamente consapevole, pieno, tondo, intenso e sano. E tu sei tu, lunare e luminosa.  

Band

Ho sempre sognato di scoprire la formula per lo spartito ideale. La vita creativa. Quella piena che senti dentro pulsare sotto la pelle, in ogni momento.
La vita normale, la più ragionevole e meritoria, è niente a confronto della vita ispirata. In quest’ultima non c’è niente, forse, di meritato. Tutto consiste nel tenere la vela aperta, mentre il vento ci soffia dentro. È grazia allo stato puro. Oh, sì, come sarebbe bello. Fosse tutto come suonare alla tastiera.    

Sinfonia monocromatica

Il fascino evocativo del bianco e nero. Il monocromatico. Immagino un ambiente abitativo, o uno studio creativo, con quattro o cinque di questi quadri, capaci di evocare quel pizzico di erotismo che condisce sapientemente le attività mentali, di ideazione, di progettazione. Il nostro approccio alla vita, parlo di quello quotidiano, quello che si esprime nel modo in cui e con l’umore con cui affrontiamo i compiti e le decisioni operative di ogni giorno è in fondo l’invenzione del nostro rapporto personale con la vita, la composizione musicale della nostra sinfonia.