Rispetto ai ragionamenti ben fatti, sono spesso folle. Voglio credere a
cose che non hanno nessuna giustificazione logica. Immagino di avere
poteri che non sono stati mai testati. M’illudo volentieri, sapendolo. Leggo gli oroscopi di Rob Brezsny (li trovo creativi). So plasmare i
miei umori con le parole. Non conoscendo la verità delle cose, cerco di
giocare con le apparenze e mi creo i miei film mentali. Ho bisogno di
una colonna sonora e di una scenografia colorata, per reggere l’incontro
con la realtà. Evito più possibile i telegiornali, perché dicono che là
fuori è una tragedia, per lo più. Se penso che si muore trovo che non è
giusto. M’immagino che sia uno scherzo, una trappola. Ma non la parola
fine. So che non c’è nessuna ragione per questo. Soltanto che a credere a
questo mi fa stare meglio.
Vieni, questa sera, con i tuoi piedini che suonano la tromba delle scale. Entra nell’abbraccio della mia casa. Aprirò la finestra e ti farò l’amore accarezzato dal vento delle stelle. Assaporerò i tuoi seni come pesche di vigna e le mie mani navigheranno sulle onde dell’oceano di dolcezza che tu sei. Cercherò le favole in mezzo ai tuoi capelli e respirerò la tua anima nel tuo respiro. Le mie reni sono sature di libidine di vita e le mani anelano a sollevare ogni velo. Tu sei la vita succulenta. E, benché ebbro, stordito e confuso dal nettare che trasuda la tua pelle, io sono io, pienamente consapevole, pieno, tondo, intenso e sano. E tu sei tu, lunare e luminosa.
Ma dove lo hai trovato quel fantastico muro di foglie rosse?
RispondiEliminawow, bellissima!
RispondiElimina