C’era una casa, in fondo al sentiero, che dimenticava i nomi. Dimenticava chi l’aveva costruita, chi aveva riso tra le sue mura, chi aveva pianto dietro le tende. Le finestre erano cieche, il tetto parlava con il vento, e le scale scricchiolavano come vecchi versi di una poesia che nessuno leggeva più. Ogni mattina, la rugiada le faceva visita, come un’amica che non ha smesso di sperare. E lei, la casa, tremava piano, come se volesse ricordare, ma non ci riuscisse. Poi, un giorno d’autunno, una donna si fermò davanti alla porta Aveva occhi pieni di storie e mani che sapevano accarezzare il tempo. Entrò. E la casa, per un istante, ricordò tutto. Il primo bacio sotto la pioggia. Il profumo del pane caldo. La voce che cantava piano la sera. E pianse. Ma nessuno la s...