Passa ai contenuti principali

Bisbigli

Le parole che bisbigliavi ora sono ricordi. 


Hanno mantenuto il rosso calore del cuore che batte. 


Di notte intonano canti nelle armonie celesti. 


Pulsano nelle galassie occupando anni luce di pensieri. 


Imperlato di rugiada il tuo volto 


e il respiro, un suono di flauto. 


Gli occhi chiusi, tutto appare 


nel chiarore abbagliante dell’evidenza.


L’intera lunghezza del tempo si raccoglie in un punto.


Qui siamo, e basta. 






Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Sguardo di fuoco

Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli.   Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.      

Specchio delle mie brame

All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.      

Quale noi

Alcune cose, la natura te le dà da sé. Vengono su o fuori come i ravanelli. Ma tante altre, se le vuoi, le devi fare. Il senso è probabilmente qualcosa che non si trova bell’e fatto. Ci devi mettere del tuo.