Era la via del mare che cercavamo. E la stavamo percorrendo. Il mare era l’orizzonte aperto verso una vita avventurosa e interessante. Quella gioia intima e profonda che sa di possedere il senso dell’esistenza. Volevamo radunare lungo le strade tutti coloro che asfissiavano per il clima depressivo che contagiava le regioni della terraferma. Volevamo creare gruppi di ribellione, comitati di resistenza, campi di addestramento all’operosità creativa. Dovevamo contrastare quella visione che riduceva tutto alla dimensione dei conti, dei prezzi e degli utili. Volevamo riappropriarci di tutte quelle cose “inutili” che rendono la vita bella e significativa. Volevamo dare valore alle molte dimensioni dell’uomo. Sorridere con sincerità, esprimersi, condividere. Era necessario capire come operare una rivoluzione culturale capace di conquistare e sedurre, capace di accendere la fiamma dentro il petto delle persone.
Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli. Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.
Come è profondo il mare...
RispondiEliminaCom'è bello il mare
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