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Piani e pianure

E stavo lì, seduto in quel boschetto 


a rimirare il mondo spalancato, 


io t’aspettavo ed ero circospetto, 


per quello che temevo e aveo sognato. 

Tu non tardasti più del sole o il vento 


e furon forti le tue tinte ardenti, 


e mi lasciasti sol col cuor contento

quando del giorno i lumi furon spenti.

 





 

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