Una volta mi bastava leggere tre quotidiani al giorno per avere la certezza, o quasi, di essere in contatto con la realtà. Oggi è piuttosto diverso. Sono disincantata. C’è tanta televisione, tanto internet, tante immagini. Nell’epoca ingenua le immagini dovevano mostrare la realtà, poi hanno finito per chiarire che mostravano innanzitutto se stesse. E forse è proprio quello che devono fare. Alla fine dobbiamo liberarci dall’idea che le immagini, ma anche le parole, mostrino qualcosa che si chiama realtà. Le nostre parole (e le nostre immagini) non mostrano: costruiscono la nostra realtà. La vecchia “realtà” è diventata “la cosa”. Ed è come se “la cosa” fosse lì, perennemente disponibile a mettersi in posa per noi. Apparentemente sotto la nostra direzione – poi è da vedere. “La cosa” è una miriade di comparse disponibili alla lavorazione del nostro film. Rovesciamento: non viviamo più nel mondo delle cose: tendiamo a vivere nel film costruito da noi. La realtà dunque non è ...
Una persona un po' umorale, a volte iper loquace a volte chiusa in un silenzio ermetico
RispondiEliminaVorrei sentire il tuo silenzio, quel silenzio fatto di sogni, di emozioni di luce e colori. Vorrei sentire il tuo silenzio tre le mani sincere del vento , tra le ore incerte del tempo,
RispondiEliminaTra ricordi di una vita vera e la leggerezza di un sorriso rubato.
...
Tacere è già difficile, ascoltare ancora di più... ma la vita ci parla. Non ci nasconde nulla, solo noi pensiamo che ci possa mentire. La vita non mente, siamo noi che spesso non gli crediamo, se anche quache volta riusciamo a dargli ascolto.
RispondiEliminaGrazie di cuore. La tua gentilezza non ha confini.
RispondiEliminaMaurizio
Ammiro le tue gambe
RispondiEliminasempre dritta, verso il sole!
RispondiEliminasei arrivata alla meta ;)?
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