Le
fotografie e i quadri fermano l'istante perché lo possiamo vedere e
introiettare, oserei dire, masticare e digerire. Tutto scorre sempre, la
vita è questo. Ma anche fermarsi e masticare le cose fa parte della
vita. Anzi è funzionale a scorrere e scattare al momento opportuno.
Fermandosi a guardare le immagini SI PENSA!
Penso al paradossale destino dell’uomo, questo essere effimero capace di creare cose che durano più di lui.
E penso che forse è un segno, questo, della sua vocazione a lavorare per la vita, oltre i propri recinti personali. E immagino che di qui derivi quella intensa soddisfazione che l'individuo prova quando allarga i rami del suo frutteto oltre la cinta dell’orto. Quando il suo albero produce frutti in abbondanza per chiunque passi sotto e ne voglia.
E penso che la vita sembra non vada a economia, non faccia i conti all'osso, e che butti a miglioni quando serve solo uno. E che il di più non è spreco ma abbondanza.
Ci stai bene a Venezia...
RispondiEliminal'ultima foto mi ha colpito molto!
RispondiElimina