Alla fermata del pullman, tutte le mattine.
Lui studiava al Conservatorio e lei all’Università di Infermieristica.
Lui era innamorato della musica e le raccontava l’impegno serio con cui studiava composizione. Aveva grandi sogni. Le diceva che la musica gli aveva salvato la vita. Quando suonava, o scriveva la musica, gli sembrava di non esistere neppure…
Lei pensava alla cura dei corpi, agli aspetti umani della cura, alla fiducia, al parlare, all’ambiente di cura. Era entusiasta. Sentiva che quel ruolo era il suo. Che gli derivava da suo essere donna. La cura e la relazione, questo era il suo mondo.
Aveva grandi aspettative…
Alla fine parlavano entrambi di cura
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