Oggi è una giornata bellissima. Un falcetto di luna ha reso il cielo sorridente fin dal primo bagliore dell’alba. Davanti a me il canale, che scorre indifferente a testa bassa verso mete più lontane, non si esime dar rispecchiare l’universo, pago di fare quel che è costretto a fare. Io sogno e invento e volo con l’immaginazione, oltre il canale, oltre le colline. E la notte mi è cara per l’energia che mi regala, anche stamani, per spingermi lontano all’avventura.
Penso al paradossale destino dell’uomo, questo essere effimero capace di creare cose che durano più di lui.
E penso che forse è un segno, questo, della sua vocazione a lavorare per la vita, oltre i propri recinti personali. E immagino che di qui derivi quella intensa soddisfazione che l'individuo prova quando allarga i rami del suo frutteto oltre la cinta dell’orto. Quando il suo albero produce frutti in abbondanza per chiunque passi sotto e ne voglia.
E penso che la vita sembra non vada a economia, non faccia i conti all'osso, e che butti a miglioni quando serve solo uno. E che il di più non è spreco ma abbondanza.
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