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Una testa piena di idee

Mi piace vederti passeggiare sulla riva del fiume con  le scarpe nuove.


Adoro le pieghe del tuo maglione gettato sull’attaccapanni di legno.


E quella tua vetrata aperta sul possibile.

So che quando muovi le mani stai inventando la storia.


E quando sorridi la proietti con lo sguardo.

Salti dal letto, domattina, con una stagione nuova negli occhi.


Latte e biscottii a colazione e il petto gonfio di respiro.





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Specchio delle mie brame

All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.      

Il mio presente

 Io vivo questi tempi e le loro sfide come il periodo più interessante della storia. D’altra parte è la mia epoca. Voglio dire che non ho mai sentito il bisogno di elogiare il passato rispetto al presente come se si fosse perso qualcosa. Le sfide sono lì a sollecitare il coraggio e l’industria, l’iniziativa, l’immaginazione, la ricerca.

Mettere ali

 Uscirò dal guscio, che prima protegge ma poi imprigiona, e metterò le ali.