Ma dai, non insistiamo sulla fatica di iniziare la giornata. Basta una scossetta interiore per scrollarsi la sonnolenza di dosso. E rotolare nella vita. Come farebbe un ragazzino con ancora il moccolo al naso. Non si deve pensare tutto prima. Si può prender coscienza delle cose, quanto basta, mentre ci si mescola al mondo. Noi siamo immersi in una grande corrente. Noi navighiamo a vista. Ed è piacevolissimo aver a che fare con la gente e trafficare con gli eventi. Mentre teniamo vivo il sogno e seguiamo i segnali del cuore.
Penso al paradossale destino dell’uomo, questo essere effimero capace di creare cose che durano più di lui.
E penso che forse è un segno, questo, della sua vocazione a lavorare per la vita, oltre i propri recinti personali. E immagino che di qui derivi quella intensa soddisfazione che l'individuo prova quando allarga i rami del suo frutteto oltre la cinta dell’orto. Quando il suo albero produce frutti in abbondanza per chiunque passi sotto e ne voglia.
E penso che la vita sembra non vada a economia, non faccia i conti all'osso, e che butti a miglioni quando serve solo uno. E che il di più non è spreco ma abbondanza.
Una scossetta interiore
RispondiElimina...e tanto caffè ☕😀😀😀
Rendi bellissimo anche l'autunno con i suoi colori
Navigare a vista... la testa fuori dall'acqua!
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