Passa ai contenuti principali

Incantatrice di pesci

Mi piace la metafora del vestito a proposito del film mentale che costruiamo mentre cerchiamo di realizzare la nostra storia nel mondo. Perché all’immaginazione si possono applicare tutte le considerazioni che si applicano al vestito. 


Il vestito è qualcosa che ci mettiamo addosso per ripararci dal freddo e per muoverci nei traffici umani. E sappiamo che ci sono vestiti che ci aiutano ad agire e a relazionarci, così come ci sono vestiti che non ci calzano bene, facendoci fare magre figure e soprattutto impedendoci di agire. Vestiti la cui immagine allo specchio CI ILLUDE di essere, e via discorrendo. E questo è un criterio ragionevole per valutare. 


Ma c’è anche un'altra considerazione: noi non sappiamo quali sono i nostri limiti reali e, se siamo curiosi e intraprendenti, lasciamo che il desiderio ci spinga a tentare la sorte, costruendo per la nostra avventura uno scenario epico. E spesso questo ci aiuta a superare noi stessi. A smettere di essere quello che eravamo e a diventare più grandi. Non per gloriarcene, ma proprio per ESSERE più grandi.

 




 


Commenti

  1. Vestirsi è uno dei modi di essere, se non ti vesti come ti senti non sai essere te stesso.

    RispondiElimina
  2. Ciao piacere di conoscerti

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

E col pensiero io vado

Vieni, questa sera, con i tuoi piedini che suonano la tromba delle scale. Entra nell’abbraccio della mia casa. Aprirò la finestra e ti farò l’amore accarezzato dal vento delle stelle. Assaporerò i tuoi seni come pesche di vigna e le mie mani navigheranno sulle onde dell’oceano di dolcezza che tu sei. Cercherò le favole in mezzo ai tuoi capelli e respirerò la tua anima nel tuo respiro. Le mie reni sono sature di libidine di vita e le mani anelano a sollevare ogni velo. Tu sei la vita succulenta. E, benché ebbro, stordito e confuso dal nettare che trasuda la tua pelle, io sono io, pienamente consapevole, pieno, tondo, intenso e sano. E tu sei tu, lunare e luminosa.  

Band

Ho sempre sognato di scoprire la formula per lo spartito ideale. La vita creativa. Quella piena che senti dentro pulsare sotto la pelle, in ogni momento.
La vita normale, la più ragionevole e meritoria, è niente a confronto della vita ispirata. In quest’ultima non c’è niente, forse, di meritato. Tutto consiste nel tenere la vela aperta, mentre il vento ci soffia dentro. È grazia allo stato puro. Oh, sì, come sarebbe bello. Fosse tutto come suonare alla tastiera.    

Sinfonia monocromatica

Il fascino evocativo del bianco e nero. Il monocromatico. Immagino un ambiente abitativo, o uno studio creativo, con quattro o cinque di questi quadri, capaci di evocare quel pizzico di erotismo che condisce sapientemente le attività mentali, di ideazione, di progettazione. Il nostro approccio alla vita, parlo di quello quotidiano, quello che si esprime nel modo in cui e con l’umore con cui affrontiamo i compiti e le decisioni operative di ogni giorno è in fondo l’invenzione del nostro rapporto personale con la vita, la composizione musicale della nostra sinfonia.