A volte, mentre magari stai prendendo un caffè e guardi fuori dalla finestra, e là fuori piove, piove, ininterrottamente e sarebbe
primavera…, a volte hai delle visioni, dei flash, niente di che,
qualcosa di istantaneo, ma che sono vere e proprie filosofie dalla
storia, metafisiche dell’essere e cose così, e tu senti una commozione
dentro, qualcosa che assomiglia a un profondo dolore, come da ferita che
ti ha toccato il nucleo dell’anima, e nello stesso tempo senti emozione
e aspettativa, come l’attesa di grandi eventi e la gioia, anzi qualcosa
di più intenso, una sorta di esplosione di felicità, che pare
accostarsi al limitare della tua casa, ai confini della tua percezione,
smaniosa di uscire allo scoperto e di gettarsi negli spazzi smisurati
irrorati dalla luce solare…
Pazzesco! E tu pensi: cosa sarebbe la
gioia se non avesse conosciuto il dolore e la tristezza? E allora ti
confondi, non sai come risolvere la questione con le parole piane della
ragionevolezza e ti limiti a sentire… sentire il mistero delle cose, con
la voglia di attraversarlo, comunque, non di restare all’ombra
dell’albero, e di nascondersi nella buca… con quella voglia di
attraversarlo che, anche senza spiegazioni, manifesta la sua forza
vitale, biologica direi, che spazza via ogni farfugliamento e dona
slancio…
Malinconia e mistero... a volte non piacciono ma è difficile non cascarci dentro.
RispondiEliminaIl cielo ha dato tre cose agli uomini per compensare le difficoltà della vita: la speranza, il sonno e il sorriso. Immanuel Kant
RispondiEliminaBellissima foto e molto bello il pezzo.
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