Ho sempre avuto difficoltà a definire la concretezza, forse perché amo gli spiragli in genere, e succedere che mi piace far congetture su chi abita dietro le porte che si aprono appena. E poi se incontro qualcuno che in qualche modo riesce a crearmi dentro lo spazio di un sogno, seppure estemporaneo, oppure che riesce a destarmi dalla vita sognata (spesso non vi è troppa differenza) ecco che il senso del cercare si fa vivo e lo sento pulsare (ecco, forse quella pulsazione costante è la concretezza per me).
Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli. Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.
Sognare bei sogni è concretezza, ne sono più che convinto
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molto belli i tuoi pensieri. Qua vedo il vestito scelto apposta per i fiori. Blog magico, se una vera artista.
RispondiEliminaTu e gli agapanti... fiori che illuminano.
RispondiEliminaDove li troverai tutti questi posti bellissimi.. o sarai tu che li renderai tali
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