Una volta mi bastava leggere tre quotidiani al giorno per avere la certezza, o quasi, di essere in contatto con la realtà. Oggi è piuttosto diverso. Sono disincantata. C’è tanta televisione, tanto internet, tante immagini. Nell’epoca ingenua le immagini dovevano mostrare la realtà, poi hanno finito per chiarire che mostravano innanzitutto se stesse. E forse è proprio quello che devono fare. Alla fine dobbiamo liberarci dall’idea che le immagini, ma anche le parole, mostrino qualcosa che si chiama realtà. Le nostre parole (e le nostre immagini) non mostrano: costruiscono la nostra realtà. La vecchia “realtà” è diventata “la cosa”. Ed è come se “la cosa” fosse lì, perennemente disponibile a mettersi in posa per noi. Apparentemente sotto la nostra direzione – poi è da vedere. “La cosa” è una miriade di comparse disponibili alla lavorazione del nostro film. Rovesciamento: non viviamo più nel mondo delle cose: tendiamo a vivere nel film costruito da noi. La realtà dunque non è ...
sei sempre una grande ispirazione
RispondiEliminaE allora che inizino le danze
RispondiEliminaCiao brava sei una brava poetessa esprimi ciò che ti sgorga nel tuo cuoricino primavera è la rinascita del regno interiore sboccia ,la posività il bene l'amore
RispondiEliminache fiori!
RispondiEliminaE adesso dobbiamo fiorire...
RispondiEliminaquesti colori mi danno molta spensieratezza
RispondiEliminagiallo giallo ovunque!
RispondiElimina