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Punti di svolta

La pace e la tranquillità le voglio dopo la morte. Ora preferisco darci dentro ed emozionarmi e meravigliarmi e soffrire ed esultare e trafficare con le mani nella pasta del mondo, e aprire un varco nella siepe perché quello che porto dentro venga alla luce, e arrivare stanca la sera. La pace che apprezzo e il silenzio sono quelli che abitano gli interstizi tra una parola e l’altra, tra un’azione e l’altra. Quei silenzi significativi che fanno corpo con le note stesse della melodia, dove le energie si ricreano e il significato ha tempo di venire a galla. Come nel disegno – gli spazi vuoti che delimitano il pieno e fanno tutt’uno con esso.

 




 


Commenti

  1. Farai un disegno bellissimissimo di vuoti e pieni, molto pieni, se ci metterai la tua fame di vita.
    Sicurissimo
    😉

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Specchio delle mie brame

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Quale noi

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