Succede qualcosa che se avessi un linguaggio matematico schematizzerei così:
x per y + y per x = M (come Mega), dove M è x e y elevati ad un esponente crescente.
Un matematico potrebbe apprezzare questa formulazione astratta – sebbene balbuziente. Quello che diventiamo nel momento in cui c’è amore ricambiato e schiettamente comunicato è un multiplo indefinito di noi. E, probabilmente, anche questa formulazione ha il difetto di estendere nella stessa dimensione, sebbene in modo esponenziale, la qualità della nostra vita. Probabilmente è qui che converrebbe parlare di salti quantici, in cui uno passa ad una realtà diversa, una dimensione altra.
Io vorrei che gli innamorati prestassero attenzione a questi momenti magici che ci sono all’inizio della loro storia, Che diventassero consapevoli, con calma, dei processi che avvengono dentro la loro percezione d’essere.
E vorrei che di qui si traessero generalizzazioni importanti per tutte le dimensioni della vita.
Una volta mi bastava leggere tre quotidiani al giorno per avere la certezza, o quasi, di essere in contatto con la realtà. Oggi è piuttosto diverso. Sono disincantata. C’è tanta televisione, tanto internet, tante immagini. Nell’epoca ingenua le immagini dovevano mostrare la realtà, poi hanno finito per chiarire che mostravano innanzitutto se stesse. E forse è proprio quello che devono fare. Alla fine dobbiamo liberarci dall’idea che le immagini, ma anche le parole, mostrino qualcosa che si chiama realtà. Le nostre parole (e le nostre immagini) non mostrano: costruiscono la nostra realtà. La vecchia “realtà” è diventata “la cosa”. Ed è come se “la cosa” fosse lì, perennemente disponibile a mettersi in posa per noi. Apparentemente sotto la nostra direzione – poi è da vedere. “La cosa” è una miriade di comparse disponibili alla lavorazione del nostro film. Rovesciamento: non viviamo più nel mondo delle cose: tendiamo a vivere nel film costruito da noi. La realtà dunque non è ...
Più che di salti quantici, parlerei di una vera e propria danza quantica, con tanto di salti, balzi, piroette ed inchini quantici tutti
RispondiElimina😁
Bellissime foto, come ci hai abituato, ormai
Planck parlava di quanti... noi poensiamo a svolte, a scelte nel flusso della nostra vita. E come dicono i fisici non sappiamo misurare tuttoi gli stati insieme, però dobbiamo viverli.
RispondiEliminama che solarita!
RispondiEliminala matematica non fa per me hahaha bellissime foto comunque
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