I salti quantici avvengono. Tu ti eserciti, lavori, ci dai dentro, tutto sembra difficile, duro, faticoso, penoso, e tu continui. Poi, un bel giorno, tacchete! Succede.
È successo così quando hai imparato ad andare in bicicletta, quando hai imparato a guidare, quando hai imparato a fare l’amore, quando hai imparato a recitare in pubblico, quando hai imparato a suonare il pianoforte, a discutere, a far fronte a un fallimento.
La logica sembra questa: si attraversa la prova da cima a fondo, senza fuggire, senza esimersi, senza difendersi. Poi, succede. Improvvisamente. E tutto cambia. Tutto quello che era difficile diventa facile.
Fino alla prossima frontiera.
La mente precedente insegna a fuggire dalla pene della prova. Ma solo attraversandola puoi accedere alla mente successiva. Il salto quantico.
Vero... E come dice il principio di indeterminazione riesci a controllare solo una misura alla volta.
RispondiEliminaVero... E come dice il principio di indeterminazione riesci a controllare solo una misura alla volta.
RispondiEliminaA volte anche i salti quantici riescono.
RispondiEliminaA volte
Manca il verde ma la natura è dentro.
RispondiEliminaM.
che bello ballare in due!
RispondiEliminaCiao! Credo di aver intuito che reciti in teatro. Da dove/cosa è nata la tua passione per quest'arte?
RispondiEliminaFinalmente
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