Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli. Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.
Il verde è tutta un'altra cosa
RispondiEliminaMaurizio
Leopardi aveva il monte Tabor... Ognuno ha la sua collina dove stare solo, dove ridere, piangere, sognare dove il tempo e l'aria sono solo sui. Chi non ha la sua collina, reale o no, forse non può essere davvero triste o felice. Non può sentire le emozioni fino in fondo.
RispondiEliminaCome le foglie portate dal vento...
RispondiEliminaOggi è mercoledì, da me si esce a fare aperitivo..penso anche da te
RispondiElimina"L'inesauribile mappa del possibile", ovvero ciò che fa girare il mondo, che ci fa andare avanti
RispondiEliminaChe bel vestito
RispondiEliminaIl verde è verde
RispondiEliminasembra un quadro!
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