Nelle storie del nonno il mondo era colorato. Le montagne spesso erano rosse e sentieri interminabili solcavano pianure e attraversavano colline. Cantastorie incredibili venivano dall'Oriente e raccontavano di draghi e di principesse. Avevano sempre doni magici nelle tasche profonde delle loro casacche e si portavano a tracolla strumenti musicali che non avremmo mai immaginato.
All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.
Il fascino dell'altrove.
RispondiEliminaCon fotoreportage da Lilliput, molto carinissimo
Sottile dolcissima
RispondiEliminaun'Alice che torna nel paese delle maraviglie!
RispondiEliminaLe fiabe ritornano sempre
RispondiEliminaHo visto poco nero su di te, sei molto colorata solitamente, ma ti confesso che ti sta proprio bene!
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