E poi c’è un’altra categoria di umani che mi affascina
irrimediabilmente, quelli che studiano le nuvole. C’è un tizio che
ammiro profondamente, si chiama Gavin Pretor-Pitney, di cui ho comprato
il libro “Cloudspotting, Una guida per i contemplatori di nuvole". Ho
capito subito che faceva al caso mio.
Cosa c'è di più bello di un cielo
azzurro? Gavin Pretor-Pinney non ha dubbi: un cielo pieno di nuvole.
Perché le nuvole sono movimento e teatralità, universo cangiante di
forme e colori in continua evoluzione, scenografia sempre diversa,
minaccia all'orizzonte ma anche rifugio e oggetto di fantasie infantili.
Penso al paradossale destino dell’uomo, questo essere effimero capace di creare cose che durano più di lui.
E penso che forse è un segno, questo, della sua vocazione a lavorare per la vita, oltre i propri recinti personali. E immagino che di qui derivi quella intensa soddisfazione che l'individuo prova quando allarga i rami del suo frutteto oltre la cinta dell’orto. Quando il suo albero produce frutti in abbondanza per chiunque passi sotto e ne voglia.
E penso che la vita sembra non vada a economia, non faccia i conti all'osso, e che butti a miglioni quando serve solo uno. E che il di più non è spreco ma abbondanza.
Buongiorno...c'è da sorvolare un oceano di incertezze... saremo tutti i nuovi grandi transvolatori del XXI Secolo...
RispondiEliminaPiacere
Catturi il cielo
RispondiEliminaIn questi momenti, un pò di "cielo" farebbe bene!!
RispondiElimina