È vero che non bisogna lasciarsi bloccare dalla paura dell’insuccesso, è vero che i piatti li rompe chi li lava, è vero che rialzarsi dopo tante cadute fortifica lo spirito. Forse, però, si sopravvaluta l’apprendimento dagli errori. Quando un’iniziativa ha successo sappiamo cosa ha funzionato e forse sappiamo come replicarlo ancora migliore. In fondo l’evoluzione non si attarda sugli insuccessi: continua a migliorare ciò che ha funzionato. È un esempio da imitare.
Penso al paradossale destino dell’uomo, questo essere effimero capace di creare cose che durano più di lui.
E penso che forse è un segno, questo, della sua vocazione a lavorare per la vita, oltre i propri recinti personali. E immagino che di qui derivi quella intensa soddisfazione che l'individuo prova quando allarga i rami del suo frutteto oltre la cinta dell’orto. Quando il suo albero produce frutti in abbondanza per chiunque passi sotto e ne voglia.
E penso che la vita sembra non vada a economia, non faccia i conti all'osso, e che butti a miglioni quando serve solo uno. E che il di più non è spreco ma abbondanza.

Interessante... forse hai ragione
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