È vero che non bisogna lasciarsi bloccare dalla paura dell’insuccesso, è vero che i piatti li rompe chi li lava, è vero che rialzarsi dopo tante cadute fortifica lo spirito. Forse, però, si sopravvaluta l’apprendimento dagli errori. Quando un’iniziativa ha successo sappiamo cosa ha funzionato e forse sappiamo come replicarlo ancora migliore. In fondo l’evoluzione non si attarda sugli insuccessi: continua a migliorare ciò che ha funzionato. È un esempio da imitare.
Vieni, questa sera, con i tuoi piedini che suonano la tromba delle scale. Entra nell’abbraccio della mia casa. Aprirò la finestra e ti farò l’amore accarezzato dal vento delle stelle. Assaporerò i tuoi seni come pesche di vigna e le mie mani navigheranno sulle onde dell’oceano di dolcezza che tu sei. Cercherò le favole in mezzo ai tuoi capelli e respirerò la tua anima nel tuo respiro. Le mie reni sono sature di libidine di vita e le mani anelano a sollevare ogni velo. Tu sei la vita succulenta. E, benché ebbro, stordito e confuso dal nettare che trasuda la tua pelle, io sono io, pienamente consapevole, pieno, tondo, intenso e sano. E tu sei tu, lunare e luminosa.
Interessante... forse hai ragione
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