Tra quelle villette c’era un’apertura da dove filtrava, in una certa
ora del giorno, la luce abbagliante del sole. A quell’apertura si
poteva accedere tramite una scalinata rustica, edificata all’inizio del
secolo scorso. Le donne del paese avevano raccontato a ognuno di noi
ragazzi immancabilmente la stessa versione della leggenda e che, cioè,
se qualcuno di noi avesse avuto un sogno da realizzare sarebbe dovuto
salire per quella scaletta nell’esatta ora del giorno in cui la luce
abbagliante fosse filtrata tra le case e poteva esser certo, in questo
modo, che il suo sogno sarebbe stato un giorno una realtà.
All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.
Chissà qual'è il tuo sogno che un giorno si avvererà!
RispondiEliminaStupenda!
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