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Per te

Sei una forma di desiderio inespresso, ammezzato, mozzato;
un desiderio senza nome, affondato nelle parole,
un desiderio senza tempo, né spazio.
Una forma d’amore non contemplata nei manuali d’amore.
Uno di quegli amori che ci vergogniamo a raccontare in giro,
un amore che ci teniamo dentro, che non possiamo manifestare,
un amore senza appigli, senza radici,
un amore nato in luogo di cui neppure noi conosciamo l’esistenza,
un amore flebile come un guaito di un cane nella notte.
Un amore dove non c’è nulla da imparare o da sfogliare
un amore scuro, senza caratteri.
Un amore che secondo i più incarna la negazione dell’amore.










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Specchio delle mie brame

All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.      

Il mio presente

 Io vivo questi tempi e le loro sfide come il periodo più interessante della storia. D’altra parte è la mia epoca. Voglio dire che non ho mai sentito il bisogno di elogiare il passato rispetto al presente come se si fosse perso qualcosa. Le sfide sono lì a sollecitare il coraggio e l’industria, l’iniziativa, l’immaginazione, la ricerca.

Mettere ali

 Uscirò dal guscio, che prima protegge ma poi imprigiona, e metterò le ali.