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lettere minuscole

HO CAPITO CHE DOBBIAMO AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO, 
ESSERE CREATIVI, 
PENSARE IN MODO DIVERSO.
MA SONO UN PO’ STANCA DEI MODELLI TITANICI CHE CI VENGONO PREDICATI.
INSOMMA UN IMPEGNO PER CHI NON
È ATTRATTO DAI SUPER EROI.
UNA CREATIVITA’ DA VITA QUOTIDIANA IN lettere minuscole.









Commenti

  1. Intelligenza, ironia, belle foto, covoni di fieno... c'è tutto!

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  2. Ciao...sei una modella e anche una poeta/poetessa come si dice chi lo sa hahahah.

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  3. Ma tu sei una creatura straordinaria, per questo non ti trovi nell'ordinario :)

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  4. Gli esperimenti sociali, politici, economici del liberalismo, della social democrazia, del socialismo, del nazifascismo erano imprese titaniche. Quello di oggi è solo marketing travestito da effetti speciali. È per questo che la gente, divisa fra un totalitarismo passato e una falsità odierna, preferisce ora la terza via di un minimalismo del quotidiano. Anche tu comunque se fossi vissuta ai tempi ad esempio della Comune di Parigi avresti usato le balle di fieno per sederti sulle barricate.

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  5. esattamente! ma senti una cosa, in questa fotografia ti trovavi a Norcia?

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    1. Hai capito, le faccio le micro analisi sociologiche e lei che fa, va a gatta mortificare sulla geografia.

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Sguardo di fuoco

Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli.   Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.      

Specchio delle mie brame

All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.      

Scorrere leggeri

Non eravamo noi a provare l’amore, ma era l’amore che aveva preso noi e ci trascinava per territori nuovi. E volevamo essere leggeri. Sapevamo che dovevamo camminare agili e veloci per i sentieri che il tempo ci portava. Dovevamo avere avere gambe agili e piedi robusti. E braccia pronte ad afferrare i rami. E a nuotare nel mare della vita.