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Il castello

Nelle nostre storie c'è sempre un castello. 
Da conquistare o da cui fuggire. 
O un luogo in cui progettare imprese.


Il mio castello è per i sogni dei bambini, 
per le avventure coraggiose dei piccoli eroi delle fiabe, 
passaggio segreto per le scorribande della fantasia.







Commenti

  1. Bello immaginarti bambina che sogni un castello delle fiabe.

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  2. il mio castello è il mio mondo, inaccessibile per molti, oscuro per altri, un vero e proprio labirinto per chi non ha spirito di avventura...

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    1. Scusatemi se mi intrometto nel vostro dialogo. Ma vorrei dirti Tacchialti94 che, se un giorno decidessi di farmi leggere pensieri sul tuo labirintico animo, sarò per te un attento e rispettoso lettore. Ciao.

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  3. Il mio castello, almeno quello sognato, è quello della tana dell'Aquila dove l'eroe stanco si riposa e si separa dal brusio della gente che comunque ama. Quello reale è il rifugio del gatto dove separarsi dall'incomprensione, avidità e rifiuto della gente.
    Il castello è per me un'immobile fortezza perciò è altrove il luogo mentale e fisico dell'avventura, dove perdersi e ritrovarsi. Non mancano mai perciò nel suo ventre i luoghi più ameni, gotici ed esotici: le segrete, i labirinti e i sotterranei dove perdersi, cercare le proprie follie, la propria anima e i segreti inconfessabili. È anche il luogo da dove fuggire nella notte per salvarsi la vita quando il castello viene assediato.

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