Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli. Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.
Amori che non si dimenticano e che non si guastano.
RispondiEliminaMi è capitato anche a me. Amarla senza averla, senza volerla perché sapevo che l'avrei subito perduta. Perciò l'ho ignorata sapendo che almeno il suo ricordo e il nostro desiderio incompiuto sarebbe rimasto intatto e niente lo avrebbe corrotto.
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