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L'albero fecondo

o sono ossessionata dall’espressione. Io vedo il mondo sotto forma di espressione. L’espressione è qualcosa che ha una sua storia segreta e profonda che merita cura e attenzione, è un’avventura che ci conquistiamo gradualmente, lavorando su di noi, lottando anche, e indovinando intelligentemente le forze su cui contare.

Ha un percorso di profondità.

Diciamolo in questo modo: è come se tra il nucleo profondo dove radicano le radici dell’io e la buccia della pelle ci sia uno spazio denso ed esteso da percorrere e attraversare, affinché la sorgente trovi una strada, si dia una forma, rappresenti se stessa in qualcosa di visibile, che possa funzionare da segnale, da segno, da parola.

E questo stesso processo, uscendo dalla pelle, si faccia energia e forza costruttiva, capace di dare forma alla materia, di mettere al mondo, di realizzare qualcosa.

Ed è come se solo costruendo Qualcosa tu ti realizzi come Qualcuno. Perché questo qualcosa è come l’immagine di te nello specchio del mondo: l’espressione, la rappresentazione del seme che tu sei.

 




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