Passa ai contenuti principali

Pantaloni corti

Come vorrei svegliarmi una mattina nuovamente ragazzina in pantaloni corti e sgattaiolare fuori di casa alla scoperta del mondo. E ascoltare attentamente i racconti dei grandi, assorbendone i segreti per affrontare le sfide e risolvere le difficoltà. Per scoprire l’itinerario avventuroso che mi porta a chiarire il sogno che mi abita e a vedere la sua realizzazione in carne e ossa.

Del mistero della vita vorrei gustare la sorpresa e certamente mi metterei a viaggiare il globo, curiosa di altri modi, di altre forme, di altre intuizioni.
Raccoglierei, percorrendo il mondo, un bottino di spunti, di eccitazioni, di sorprese, per dare vita alle opere delle mie mani e provare a lungo l’emozione della creazione.
E raccontare agli amici, la sera, attorno a tavole imbandite, le avventure diventate leggende, l’incontro di persone curiose e affascinanti, amori appassionati e sorprendenti e le città dell’Asia e le Isole dei Mari del Sud.
E vorrei che tutto questo entrasse a nutrire l’anima del mondo, sposandosi con le meraviglie della tecnologia.
E provare ogni giorno la gratitudine di essere qua, di vedere e di toccare, di respirare la poesia della vita, il calore dell’amicizia, l’ebbrezza dell’amore, lo slancio irrefrenabile dei sogni che porto nell’anima.



Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Un film della vita

Una volta mi bastava leggere tre quotidiani al giorno per avere la certezza, o quasi, di essere in contatto con la realtà. Oggi è piuttosto diverso. Sono disincantata. C’è tanta televisione, tanto internet, tante immagini. Nell’epoca ingenua le immagini dovevano mostrare la realtà, poi hanno finito per chiarire che mostravano innanzitutto se stesse. E forse è proprio quello che devono fare. Alla fine dobbiamo liberarci dall’idea che le immagini, ma anche le parole, mostrino qualcosa che si chiama realtà. Le nostre parole (e le nostre immagini) non mostrano: costruiscono la nostra realtà. La vecchia “realtà” è diventata “la cosa”. Ed è come se “la cosa” fosse lì, perennemente disponibile a mettersi in posa per noi. Apparentemente sotto la nostra direzione – poi è da vedere. “La cosa” è una miriade di comparse disponibili alla lavorazione del nostro film. Rovesciamento: non viviamo più nel mondo delle cose: tendiamo a vivere nel film costruito da noi. La realtà dunque non è ...

Sguardo di fuoco

Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli.   Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.      

Quale noi

Alcune cose, la natura te le dà da sé. Vengono su o fuori come i ravanelli. Ma tante altre, se le vuoi, le devi fare. Il senso è probabilmente qualcosa che non si trova bell’e fatto. Ci devi mettere del tuo.