Passa ai contenuti principali

Risorse di normale follia

Pensavo, durante la camminata, che sono abitata da sogni forti, che mi spingono a camminare anche in un altro senso. E avvertivo la ricchezza di questo fatto. Insomma sentivo quanto era bello essere viva, con dei desideri da realizzare e la voglia di farlo. Questo rendeva la mia vita una bella avventura. Ed ero io a inventarla.
Sentivo forte il potere dell’immaginazione che anticipa le cose creando un proprio mondo. E immaginavo che fosse come creare una rete da gettare nell’oceano della realtà, con l’intenzione di una pesca abbondante.

Il mio mondo non è il mondo, ma serve per pescare nel mondo.

 





 


 

Commenti

Post popolari in questo blog

Un film della vita

Una volta mi bastava leggere tre quotidiani al giorno per avere la certezza, o quasi, di essere in contatto con la realtà. Oggi è piuttosto diverso. Sono disincantata. C’è tanta televisione, tanto internet, tante immagini. Nell’epoca ingenua le immagini dovevano mostrare la realtà, poi hanno finito per chiarire che mostravano innanzitutto se stesse. E forse è proprio quello che devono fare. Alla fine dobbiamo liberarci dall’idea che le immagini, ma anche le parole, mostrino qualcosa che si chiama realtà. Le nostre parole (e le nostre immagini) non mostrano: costruiscono la nostra realtà. La vecchia “realtà” è diventata “la cosa”. Ed è come se “la cosa” fosse lì, perennemente disponibile a mettersi in posa per noi. Apparentemente sotto la nostra direzione – poi è da vedere. “La cosa” è una miriade di comparse disponibili alla lavorazione del nostro film. Rovesciamento: non viviamo più nel mondo delle cose: tendiamo a vivere nel film costruito da noi. La realtà dunque non è ...

Sguardo di fuoco

Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli.   Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.      

Quale noi

Alcune cose, la natura te le dà da sé. Vengono su o fuori come i ravanelli. Ma tante altre, se le vuoi, le devi fare. Il senso è probabilmente qualcosa che non si trova bell’e fatto. Ci devi mettere del tuo.