Passa ai contenuti principali

Battere il tamburo

Questo scrivere. Questo lo faccio volentieri. Scrivere è l’unico modo di suonare che mi viene bene. Conosco il ritmo piacevole delle dita che battono sui tasti. Potrei trasformare in versi gli spiriti che salgono dal cuore. Provare il piacere di stendere in parole nere sul bianco schermo del monitor queste entità meravigliose che chiamiamo pensieri.
Questo mi è di conforto, oggi, che ogni ambizione sembra essere uscita dalla mia casa, senza che si possa prevedere il suo rientro.
Alcuni hanno preso un cane per fronteggiare in compagnia di affetti questi momenti di abbandono. Li capisco per bene. Ma non fa per me, questa strada di calore e di fiducia. 
La scrittura invece, anche nelle angustie del cuore, mi dà conforto. Perché sento che questo è il mio segreto, la mia risorsa.
Un amico mi scrive alludendo al fatto che io ragiono molto ma, forse, penso poco. Che, insomma, penso molto meno di quanto ragioni, o chiacchieri. E, forse, è nel giusto, forse vede dentro di me meglio di quanto riesca a fare io. Ma certo non vede il conforto che traggo da questo ragionare attraverso la tastiera. Certo non coglie quanto mi aiuti a reggere, ad aspettare, ad accettare il mio destino, a rifare la freschezza dell’anima – come tante volte è successo. Perché, scrivendo, come ora mi viene di fare, io ritrovo la sincerità di fondo, una sorta di integrità, sotto tutti i miei errori e il mio errare. E posso pentirmi e rinascere, senza rimanere annientata dalla colpa. E, se sono fortunata, gli occhi ne escono lavati, e lo sguardo di nuovo innocente.


 



Commenti

Post popolari in questo blog

Effimero e durevole

Penso al paradossale destino dell’uomo, questo essere effimero capace di creare cose che durano più di lui. 

 E penso che forse è un segno, questo, della sua vocazione a lavorare per la vita, oltre i propri recinti personali. E immagino che di qui derivi quella intensa soddisfazione che l'individuo prova quando allarga i rami del suo frutteto oltre la cinta dell’orto. Quando il suo albero produce frutti in abbondanza per chiunque passi sotto e ne voglia.  

E penso che la vita sembra non vada a economia, non faccia i conti all'osso, e che butti a miglioni quando serve solo uno.  E che il di più non è spreco ma abbondanza.       

Bianca

Bianca ha l’espressione di chi ha considerato con spregiudicatezza radicale la situazione e si è decisa in maniera assolutamente determinata.  Bianca ha appena vissuto uno di quei momenti decisivi dell’esistenza da cui dipende il senso della propria storia.    

Il futuro mi accende

Amo l’intelligenza che sa evocare energie, che sa eccitare la mente, sollecitarla a mettere al mondo cose che prima non c’erano, a rinnovare la vitalità bambina, curiosa, intraprendente, capace di gioire del suo lavoro, sempre di nuovo, ogni mattina.