Ci sono cose che capisci in un attimo e che ti fanno sentire viva. Quando quello che fai diventa un cammino in continua espansione di ciò che per te significa dedizione, espressione, e curiosità. La vera espressione di chi sei di chi diventerai che nel profondo costituisce anche il modo per dare il tuo amore al mondo.
Penso al paradossale destino dell’uomo, questo essere effimero capace di creare cose che durano più di lui.
E penso che forse è un segno, questo, della sua vocazione a lavorare per la vita, oltre i propri recinti personali. E immagino che di qui derivi quella intensa soddisfazione che l'individuo prova quando allarga i rami del suo frutteto oltre la cinta dell’orto. Quando il suo albero produce frutti in abbondanza per chiunque passi sotto e ne voglia.
E penso che la vita sembra non vada a economia, non faccia i conti all'osso, e che butti a miglioni quando serve solo uno. E che il di più non è spreco ma abbondanza.
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