Una bella idea che il mondo sia la narrazione che ne fanno i nostri sensi, il nostro apparato cognitivo. E l’immaginazione in testa a tutto.
Ma ci dev’essere, là fuori, qualcuno a cui piacciono le storie orrende, truculente, ossessive, torbide, losche...
E così la vita si presentò come una lotta interminabile tra narratori di diverse scuole.
Io scelsi le storie del sorriso.
Commenti
Posta un commento