La vita non è poggiata sul sapere, ma sulla scommessa – che, in un certo senso – è fede. Il sapere è sempre a posteriori. Viene dopo. Dopo che hai trovato. Dopo che hai ottenuto.
Nasciamo ignoranti – ma intraprendenti. E impariamo – prima –ciò che altri hanno imparato. Ma ancora non è la nostra vita.
La nostra vita incomincia quando incominciamo a esplorare di persona le nostre proprie scommesse.
Vieni, questa sera, con i tuoi piedini che suonano la tromba delle scale. Entra nell’abbraccio della mia casa. Aprirò la finestra e ti farò l’amore accarezzato dal vento delle stelle. Assaporerò i tuoi seni come pesche di vigna e le mie mani navigheranno sulle onde dell’oceano di dolcezza che tu sei. Cercherò le favole in mezzo ai tuoi capelli e respirerò la tua anima nel tuo respiro. Le mie reni sono sature di libidine di vita e le mani anelano a sollevare ogni velo. Tu sei la vita succulenta. E, benché ebbro, stordito e confuso dal nettare che trasuda la tua pelle, io sono io, pienamente consapevole, pieno, tondo, intenso e sano. E tu sei tu, lunare e luminosa.
La scommessa devi sempre proporla tu.
RispondiEliminaChe bellezza
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