Passa ai contenuti principali

Il sorriso

Era tanto tempo che non vivevo l’esperienza di questo sorriso.
Ora ne vedo meglio il profilo.

Non è quel sorriso coraggioso che tu spingi avanti per fronteggiare le difficoltà, l’umore che scende, le cattive notizie.
Quel sorriso che esprime la tua volontà di andare incontro alla vita per primo. Di fare il primo passo…

È quell’altro. Quel sorriso che ti sorge da dentro come un fiore, o come un fungo di stagione, quando cambia la luna, ha piovuto a dovere e c’è stato il primo sole. Il sorriso che viene da sé.

E questo sorriso senza sforzo che si presenta come dono.
Ti viene da sorridere.

È la vita che torna a visitarti. Sembra dirti che aveva avuto delle cose da fare nel frattempo, che era stata molto occupata. Ma è come se ti stesse prendendo in giro. Come se avesse orchestrato tutto lei, da tempo. Per condurti a questo punto.

E ora, quel sorriso, è come il premio. Il dono. La festa.

E, ora che una nuova alba ha occhieggiato nella mia avventura, risorge, fresco come un ragazzino in pantaloni corti, il mio desiderio compagno, quello che mi rigira la vita come si rovesciano le tasche, che mi fa saltabeccare a molle nel sentiero del possibile e m’invita – con una certa premura – a saltare fuori della tazza, a uscire dal vicolo, a guardare più avanti, a esplorare l’ignoto, a disegnare i miei sogni sulla faccia della terra, come se fossero l’eco del sogno di Dio su di me.
O anche senza di me. Perché il sogno è bello in se stesso. Perché quello è il quadro che dev’essere fatto. Quello che mi ha rubato l’animo e mi ha fatto dimenticare tutto il resto.

 




 

Commenti

  1. I sorrisi dicono tante cose...

    RispondiElimina
  2. Diciamo che tra finzione e realtà non passa tutta questa differenza

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

E col pensiero io vado

Vieni, questa sera, con i tuoi piedini che suonano la tromba delle scale. Entra nell’abbraccio della mia casa. Aprirò la finestra e ti farò l’amore accarezzato dal vento delle stelle. Assaporerò i tuoi seni come pesche di vigna e le mie mani navigheranno sulle onde dell’oceano di dolcezza che tu sei. Cercherò le favole in mezzo ai tuoi capelli e respirerò la tua anima nel tuo respiro. Le mie reni sono sature di libidine di vita e le mani anelano a sollevare ogni velo. Tu sei la vita succulenta. E, benché ebbro, stordito e confuso dal nettare che trasuda la tua pelle, io sono io, pienamente consapevole, pieno, tondo, intenso e sano. E tu sei tu, lunare e luminosa.  

Marea montante

È come essere presi dalla musica. Sei lì, che vai. Portato proprio dove devi andare. E non sai neanche fino a che punto esisti.

Band

Ho sempre sognato di scoprire la formula per lo spartito ideale. La vita creativa. Quella piena che senti dentro pulsare sotto la pelle, in ogni momento.
La vita normale, la più ragionevole e meritoria, è niente a confronto della vita ispirata. In quest’ultima non c’è niente, forse, di meritato. Tutto consiste nel tenere la vela aperta, mentre il vento ci soffia dentro. È grazia allo stato puro. Oh, sì, come sarebbe bello. Fosse tutto come suonare alla tastiera.