È vero, ne ho fatte di cotte e di crude. Se guardo indietro non posso fare a meno di vergognarmi per tutte le volte che non sono stata all’altezza. La fuga, invece di affrontare la situazione. Un percorso tutt’altro che lineare…
Eppure, col tempo, un filo rosso collega tutte quelle esperienze, tutti quei cambiamenti di rotta… E ne costruisce il senso. E questo senso va nella direzione dell’innocenza.

Paradossale: io creatrice di scompiglio e di casini, io disorganizzatrice e portatrice di confusione, che viaggio su una rotta attratta dall’innocenza.
A volte i percorsi paio essere davvero incomprensibili, e invece ad un certo punto...
RispondiElimina...continua con il tuo che sembra ben bello
😉
A volte l'innocenza ci ferma, a volte è l'unica possibilità .
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