– Smettetela di rigirare il vostro passato, di riscriverlo da capo a piedi.
È ora di lasciare i vecchi porti. Voi avete dentro un dono. Coltivate quello. Guardate dalla finestra, verso Oriente.
Se siete donne, sappiate che anche i vostri genitori, che vi amano tanto, pensano che vi dovete sacrificare. Non credete loro. La vita non chiede sacrifici, ma slancio e coraggio.
E se vi siete attaccate a uno stronzo, lasciate che vada alla deriva.
Voi avete il cuore grande.
Non lasciatevi incatenare.
Vieni, questa sera, con i tuoi piedini che suonano la tromba delle scale. Entra nell’abbraccio della mia casa. Aprirò la finestra e ti farò l’amore accarezzato dal vento delle stelle. Assaporerò i tuoi seni come pesche di vigna e le mie mani navigheranno sulle onde dell’oceano di dolcezza che tu sei. Cercherò le favole in mezzo ai tuoi capelli e respirerò la tua anima nel tuo respiro. Le mie reni sono sature di libidine di vita e le mani anelano a sollevare ogni velo. Tu sei la vita succulenta. E, benché ebbro, stordito e confuso dal nettare che trasuda la tua pelle, io sono io, pienamente consapevole, pieno, tondo, intenso e sano. E tu sei tu, lunare e luminosa.
Il passato gira ma non deve tornare...
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