– Odio i test. O i colloqui di selezione.
Li odio
perché tu vieni misurato in base a quello che qualcuno, o un sistema, ha
pensato che tu dovresti essere. Fa parte di tutto un marchingegno di
indottrinamento che dice come devi essere per non incorrere in certe
sanzioni, o al limite per non morire di fame.
Un sistema di pressioni
che si esercita su di te fin dall’infanzia e ti raggiunge da tutti i
lati. Un sistema che ti dice cosa e come devi essere per essere ben
accetto.
– Tutto questo è odioso perché io sono io. Io voglio essere quella che sono e non fare la miss tal dei
tali. Voglio essere miss me stessa. Voglio metter fuori tutto quello che
ho dentro e rivendico una vita in cui io sia libera di esprimere quello
che sono.
– Quello che sogno è un sistema che mi permetta di vivere
facendo quello che amo e quello che sento. Io sogno un sistema che non
mi obblighi a vendere me stesa e a dare certe prestazioni che non sento e
che mi fanno morire dentro in forza del ricatto che altrimenti non avrò
di che vivere.
I o sogno un mondo che sappia che i frutti della libertà
sono più abbondanti e sani dei frutti della schiavitù.
Una volta mi bastava leggere tre quotidiani al giorno per avere la certezza, o quasi, di essere in contatto con la realtà. Oggi è piuttosto diverso. Sono disincantata. C’è tanta televisione, tanto internet, tante immagini. Nell’epoca ingenua le immagini dovevano mostrare la realtà, poi hanno finito per chiarire che mostravano innanzitutto se stesse. E forse è proprio quello che devono fare. Alla fine dobbiamo liberarci dall’idea che le immagini, ma anche le parole, mostrino qualcosa che si chiama realtà. Le nostre parole (e le nostre immagini) non mostrano: costruiscono la nostra realtà. La vecchia “realtà” è diventata “la cosa”. Ed è come se “la cosa” fosse lì, perennemente disponibile a mettersi in posa per noi. Apparentemente sotto la nostra direzione – poi è da vedere. “La cosa” è una miriade di comparse disponibili alla lavorazione del nostro film. Rovesciamento: non viviamo più nel mondo delle cose: tendiamo a vivere nel film costruito da noi. La realtà dunque non è ...
Tutta questa fatica per incasellare l'incasellabile.
RispondiEliminaHai ragionissima! Basta, basta, basta
Le faremo sapere...
RispondiEliminaSiamo in due
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