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Oscar Wilde, La storia di Narciso

Quando Narciso morì, accorsero le Oreadi – le ninfe del bosco – e videro il lago trasformato da una pozza di acqua dolce in una brocca di lacrime salate.

"Perchè piangi?" domandarono le Oreadi.
 
"Piango per Narciso" disse il lago.
 
"Non ci stupisce che tu pianga per Narciso" soggiunsero. "Infatti, mentre noi tutte lo abbiamo sempre rincorso per il bosco,tu eri l’unico ad avere la possibilità di contemplare da vicino la sua bellezza"
 
"Ma Narciso era bello?" domandò il lago.
 
"Chi altri meglio di te potrebbe saperlo?" risposero, sorprese, le Oreadi. "In fin dei conti, era sulle tue sponde che Narciso si sporgeva tutti i giorni."
 
Il lago rimase per un po’ in silenzio. Infine disse:"Io piango per Narciso, ma non mi ero mai accorto che fosse bello. Piango per Narciso perchè, tutte le volte che lui si sdraiava sulle mie sponde, io potevo vedere riflessa nel fondo dei suoi occhi la mia bellezza."
 



 

Commenti

  1. Se la bellezza è negli occhi di chi guarda ci dev'essere davvero tanta bellezza nei miei occhi quando guardano le tue foto
    😉

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  2. La bellezza fuori può anche sfiorire, quella dentro resta.

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  3. Si, in effetti la vanità rende alquanto infantili, egocentrici, superficiali, nel guardare gli altri, osserviamo solo le apparenze non pensando minimamente che possa esserci molto di più di quello che appare ai nostri occhi. Questo ci rende infantili nel nostro modo di agire, nel nostro modo di vedere la vita, alla fine vediamo solo noi stessi, i nostro bisogni, le nostre sofferenze.

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